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ALEXANDRINA E IL SACRO CUORE

Eugenia Signorile

 

CAPITOLO  QUARTO

LA CONSEGNA DEI CUORI

 

Alexandrina è tutta una fiamma d’amore che si consuma per Gesù e per le anime da salvare.

L’amore a Gesù è balsamo per il Sacro Cuore ferito dalle iniquità che dilagano nel mondo; l’amore alle anime le suscita un desiderio struggente di comunicare a tutti le ricchezze che riceve e di attirare tutti per farli entrare nel Cuore divino dove solo c’è salvezza.

E’ Gesù che ha coinvolto Alexandrina  nel continuare l’opera della redenzione, e per questo ha acceso la scintilla d’amore che lei ha fatto divampare. Ma una missione tanto sublime e tanto ardua non avrebbe potuto esser svolta da Alexandrina senza un aiuto dall'Alto. Ecco che Gesù le comunica le ricchezze e le grazie del suo Cuore da distribuire.

In tutto questo non può mancare il Cuore Immacolato di Maria, prima e somma corredentrice.

 

a) Il S.Cuore cerca rifugio in Alexandrina

1 - “Vieni qui, vieni figlia mia, vieni a vedere il mio divin Cuore: quale piaga profonda  esso ha!

Accettalo, prendilo nelle tue mani, soavizza il mio dolore, guarisci questa piaga con la tenerezza dei tuoi sguardi, la dolcezza delle tue labbra e il fuoco del tuo amore; guariscila con l’aroma dei fiori del tuo giardino di virtù”.

Mio Dio, che confusione, la mia, nel vedermi depositaria del divino Cuore di Gesù! Oh, come io ero piccolina, nel vedere nelle mie  indegne mani quel Cuore divino tanto  piagato e ardente d’amore!

Lo possedevo, ma non sapevo guarirlo; non vedevo nulla in me, nulla che potesse cicatrizzare la piaga e savizzare il dolore di Gesù.

Ma Egli vide qualcosa nel mio povero cuore: da esso traeva con le sue santissime mani qualcosa per il suo Cuore.

E io sentivo che mi davo, che mi davo, che mi trasformavo tutta nel Cuore di Gesù. S (04-05-45)

 

2 - “Non sei del mondo, figliolina mia, sei mia. Per questo esso ti odia e ti perseguita. Anche in questo punto, mio incanto, volli renderti simile a me. Io fui odiato e perseguitato e ora, mia colomba bella, ancora il mio divin Cuore è ferito.

Custodiscilo, custodiscilo nel tuo. Ti rinnovo la sua consegna.

E’ causa di maggior sofferenza per te; è un mezzo ancor più efficace per soccorrere i peccatori. Sono invenzioni mie, sono invenzioni divine. (...)”

“Dimmi, dimmi, Gesù; dove posso custodire il tuo divin Cuore? Come posso evitare che sia ferito? Non so più che cosa fare, mio Gesù. Dimmi come vuoi!”

“Dentro al tuo cuore, figliolina, il mio sta bene, molto bene: dentro di esso  sono amato, dentro di esso non sono ferito. (...)

Tu mi ami con la massima follia d’amore, mi ami come il mio Cuore divino desidera”. S (07-07-44) 

 

3 - Di nuovo venne il mio Amato, ma questa volta pieno di incanti (...). Si avvicinò a me e, mentre mi consegnava il suo divin Cuore con una grande piaga dalla quale usciva una enorme fiamma dorata che poteva incendiare e bruciare tutto il mondo, mi sussurrò:

“Custodisci, figlia mia, in te il mio divin Cuore affinchè i peccati non lo possano più ferire”.  S (03-07-44)

 

b) Il S. Cuore dà aiuti e ricchezze da distribuire

4 - “Guarda, amore mio, tu mi ami il più possibile, anche se non ti pare . Tu sei  il tutto del mio Cuore, e io sono il tutto del tuo. Io ti tengo nel mio Cuore nel posto più elevato. (...)

Tu mi hai dato tutto. Io, in cambio, mi do tutto a te. Ti do tutti i tesori del mio divin Cuore. Prendili, sono tuoi; donali a chi vuoi.

Il mio Cuore è traboccante d’amore, distribuiscilo. Come è bello amare Gesù!”

Ero piena di vergogna. Come ero piccolina! E il mio Gesù mi disse:

“Non ti voglio così umiliata ed abbattuta. Non ho fatto io dal nulla tutte le cose? Non posso innalzarti alla più grande altezza?

Tu sei l’innamorata folle di Gesù e io sono l’innamorato folle di Alexandrina”.  L (05-05-38)

 

5 - “Vieni qui oggi, giorno del mio divin Cuore. Non posso tralasciare di farti la consegna di esso e di infondere il tuo nel mio. Accettalo insieme a tutta la dolcezza, tutto l’amore, tutti i tesori divini: sono inesauribili. Dàlli. dàlli alle anime; non darti riposo!”

Gesù prese il suo divin Cuore, me lo consegnò e fece un impasto del Suo col mio.

“Gesù, io non sono degna di possedere così grande tesoro; io, da me, non posso distribuire né fare nulla a favore delle anime.

Lavora Tu in me, Gesù!” S (28-06-46)

 

6 - “(...) Figlia mia, io voglio essere amato. Fa’ che lo sia. E per questo hai qui tutti i tesori e l’amore del mio divin Cuore: te li consegno un’altra volta e ti faccio depositaria di essi”.

Gesù prese nelle sue  mani il suo divin Cuore, mi aprì il petto e nel mio (cuore) vuotò il suo. Il mio si dilatò tanto tanto che arrivai a dire:

“ Gesù, non resisto!”

Gesù con la sua divina mano mi accarezzò e mi disse:

“Abbi coraggio: tu resisti, farò che tu resista.

Tu continua ad arricchire le anime. Va’ ad infondere nei cuori il mio divino amore; spargilo, spargilo, va’ a seminarlo!”

“Gesù, come faccio? Io non esco da qui. Insegnami!”

“Tutto da te esce come profumo che si diffonde (...)” S (21-05-48)

 

7 - “ (...) E’ per farti ancora una volta la consegna del mio divin Cuore con i suoi tesori e col suo infinito amore. Figlia mia, tu possiedi il Cuore di Dio, possiedi il Cuore di Cristo: rimane incassato il mio nel tuo affinchè, per mezzo tuo, questo amore divino, con questi tesori e con queste ricchezze infinite venga comunicato all’umanità.

O figlia mia, figlia mia, ti ho creata  perché tu mi amassi e mi facessi amare da tutti i cuori.

Ho sete, ho sete, ho sete di amore!” (...)

Lascia che io ti inondi, che io ti bruci, che io ti consumi nel fuoco del mio amore divino!”  S (01-06-51)

 

8 - “Accetta, accetta il mio divin Cuore, lascia che resti dentro al tuo. E’ ricco, infinitamente ricco: tu diventi ricca, infinitamente ricca.

Dà tutto, distribuisci tutto; arricchisci le anime impoverite!” S (25-09-53)

 

9 - “Accetta: nel giorno del mio divin Cuore ti do, ti rinnovo l’offerta del mio divin Cuore. Tutto quanto esso ha è tuo: ricchezze, amore, misericordia, perdono.

 Attraverso te tutto sarà dato alle anime .

Tu sei il secondo canale lungo il quale passa al mondo tutto ciò che è mio. Io passo a mia Madre benedetta, primo canale celeste, ed Ella passa al tuo canale, perché sei la prima (primeira) vittima (“ prima” nella scala dei valori) scelta da me sulla Terra.

Le anime ricevono tutto attraverso te, nella misura in cui vogliono ricevere: quanto e più avranno desideri ardenti di purezza e di amore, tanto maggiore sarà l’abbondanza che riceveranno”.

Io avevo il Cuore divino di Gesù nel mio petto: ardeva in una fiamma altissima (segue la trasfusione). S (25-06-54)

 

10 - “Figlia mia, ascolta il mio Cuore, ascolta come palpita di amore per te.

La tua generosità eroica di donazione totale mi spinse a portarti al massimo della sofferenza, perché ho poche, pochissime vittime che accettano la croce, che si lasciano crocifiggere, che si immmolino giorno e notte per amore a me e per la salvezza delle anime.

Il mondo pazzo e ingrato, corrotto dalle sue passioni esige da me il massimo del tuo tanto grande martirio (...).

Figlia mia, tu che sei la mia vittima più amata e la depositaria dei miei tesori, eccoti ancora una volta il mio divin Cuore con tutto quanto racchiude. E’ una prova d’amore, è un’affermazione divina che attraverso te viene dato al mondo tutto il mio amore e vengono date alle anime tutte le grazie e tutti i mezzi per salvarsi.

Coraggio, sposa mia!

Vedi come Gesù ti ama, vedi come il Cielo ti arricchisce?”

Gesù mise nel mio petto il suo divin Cuore: era come un vaso dei più ricchi e belli che si possono immaginare:    era tutto oro, era tutto fiamme. (...) S (27-08-54)

 

11 - Gesù aprì il suo Cuore ed il mio come se fossero due borse.

Con la sua mano divina passava dal suo Cuore al mio i suoi tesori,  la sua grazia, tutto ciò che era suo.

 Appena mi ebbe dato tutto, li chiuse. Lasciò nel centro del mio delle fiamme dorate come se fossero molte candele riunite; più in alto, una corona splendente circondava quelle fiamme; più in alto ancora vi era un diadema pure dorato.

“Figlia mia, sposa diletta del mio divin Cuore, ho riempito il tuo cuore con le ricchezze del mio, ho lasciato in esso il fuoco di tutto il mio amore, la corona che ti cingerà, il diadema che ti adornerà in Cielo.

Ti arricchisco per le anime. Premio già in Terra il tuo soffrire

Coraggio! Dònati, immòlati!

Dolore e amore,  dolore e amore!

Tu sei l’innamorata folle delle anime che si purificano nel Purgatorio : dà loro sollievo, dà loro sollievo affinchè presto salgano al Cielo a lodarmi eternamente. (...)”  S (05-11-54)

 

12 - “Vieni, vieni al mio divin Cuore a prendere con la tua stessa mano amore, grazie, ricchezze; riémpiti e dàlle a tutti, ma più a coloro che con maggior impegno te le chiederanno!”

Vidi davanti a me Gesù col suo divin costato aperto. Fece del suo Cuore un vaso ricchissimo; ardeva di fuoco.

Non so quale forza mi mosse: fui obbligata a mettere in esso la mia mano. Non so che cosa sentii: fu tale la forza che tutto il mio essere rimase fulminato.

Non presi nulla e nemmeno potei togliere la mano dal Cuore amorosissimo di Gesù. Tutto il fuoco mi raggiunse: ardevo in quelle fiamme.

Nonostante che non avessi preso nulla, sentii che tutto ciò che era di Lui mi attraeva e passava a me (atraía e para mim passava).

Per un buon intervallo di tempo rimasi tra le braccia di Gesù a ricevere tutto l’aiuto e la forza per sopportare tanto amore. S (23-12-49)

 

13 - “Figlia mia, figlia mia, è nei piccoli, nelle anime pure ed umili che io ho le mie delizie.

Io sono l’Agricoltore divino. Lavoro, semino nelle anime le mie grazie, i tesori infiniti del mio Cuore; ma queste sementi dànno frutto in così poche anime! Quasi nessun terreno dà a Gesù il raccolto desiderato. (...)”

Gesù traeva dal suo divin Cuore le sue grazie ed il suo amore a piene mani e, piene di luce, le seminava su di me dicendomi:

“Qui posso seminare: in questo terreno è abbondante il raccolto. Con quanto rende, vengono salvate le anime a migliaia, a milioni”.

“Ah, mio Gesù, potessi io far germogliare la tua semente divina in tutti i cuori freddi e lontani da Te! Povera me!

Potrò farlo solo con la tua grazia”.

“Va’ a seminare, figlia mia: semina, coltiva, raccogli per me.

Io voglio le anime , io voglio le anime e nulla di più posso fare per loro”.

“Come, mio Gesù? Io non so seminare né raccogliere! Io non so portarti il frutto del tuo raccolto”.

“Lavora, che io ti aiuterò. Io porrò sulle tue labbra le mie parole, nei tuoi sguardi i miei; io farò in modo che il tuo lavoro sia fecondo e che per mezzo tuo il mio amore sia dato ai cuori e alle anime.

Lavora, mia missionaria, missionaria dei missionari! E’ potente il tuo dolore: darai luce con la luce di Gesù”. ( 02-06-50)

 

14 - “Vieni, vieni a ricevere le mie grazie, le mie tenerezze, il fuoco del mio amore! Il mio divin Cuore è pieno ed è aperto per darti tutto, per riempire il tuo cuore.

Ricevi queste grazie, tenerezze e questo amore da distribuire a quelle anime assetate di me, a quelle che il peccato abbrutì ma, una volta convertite, hanno desideri ardenti solo di possedermi e di vivere per me.

Ricevi tutto e va’ con la mia grazia a distribuire agli orgogliosi, agli ambiziosi, ai lussuriosi e assassini che tante anime rubano al Cielo prima che esse conoscano ciò che è il Cielo e ciò che è la vita ( aborti?).

Va’ a distribuire, figlia mia,  a tutti i criminali che praticano ogni varietà di crimini; invitali a convertirsi e a venire a me.

 Salva, salva le loro anime!” S (16-06-50)

 

15 - “ (...) Prendi, accetta: rinnovo l’offerta del mio divin Cuore. Ho aperto il mio petto, ne ho tratto il Cuore e l’ho collocato entro il tuo. Porta con te tutto il mio amore divino e le ricchezze infinite: io voglio che tu le distribuisca, voglio che tu sparga queste ricchezze divine su tutti coloro che ami, che ti stanno attorno, che ti sostengono, su tutti coloro ai quali feci che occupassero un posto nel tuo cuore; dalle poi a tutti coloro che si accostano a te e fa’ che essi le spargano per il mondo intero.

Fa’. fa’ che il fuoco si ravvivi e che tutte le anime si arricchiscano”.  S (20-06-52)

 

16 - “Figlia mia, guarda il mio divin Cuore! Vedi e accetta ciò che esso ti dà. Distribuisci: è amore, è misericordia, è perdòno.

Ah, se il mondo volesse accettare tornerebbe immediatamente a me”.

Dalla parte inferiore del Cuore di Gesù usciva una fiamma di fuoco con altre cose, in una miscela che traboccava tutta.

Veniva al mio povero cuore, ma dietro a me tutta l’umanità nuotava in tanta luce, in tanto splendore e ricchezza.

Pareva che quel Cuore divino non si esaurisse mai nel dare, e mai cessava di dare.

Scomparve questa ricchezza che mi lasciò confortata.

Solo la voce di Gesù si faceva udire:

“Dona, figlia mia: il mondo è ricco perché tu lo arricchisci con la mia ricchezza. (...)”  S (03-12-54)

  

c) Alexandrina vuole tutti nel S. Cuore!

17 - La mia follia d’amore per le anime non cessa. Mai labbra umane né intelligenza umana potranno dire e descrivere questa mia ansietà. Voglio tutti i cuori e le anime unite in un solo pugno, in una sola massa, in una sola vita, in un solo amore, che è l’amore di Gesù. E tutto voglio introdurre e chiudere nel suo divin Cuore.

Questa ansietà mi darebbe la morte, se Gesù non mi conservasse la vita.

Questa ansietà, in un grido d’amore, si diffonde ed echeggia nell’umanità intera. Le anime sono di Gesù: voglio le anime per Gesù! (...) S (20-08-54)

 

18 - “Ti ho sottratta al mondo, mia colomba bella, per darti al mondo.

Accetta, mia diletta, il mio divin Cuore; sarai sempre più potente: esso moltiplica il tuo potere sui peccatori.

Poiché ti ho creata e scelta per disimpegnare la più alta missione, ti do tutti i mezzi di salvezza.

Accetta il Cuore del tuo Gesù; stringilo sul tuo. (...)

Prendi, figliolina, nelle tue mani il mio divino Cuore: hai la chiave per aprirlo e chiuderlo. E’ chiave di grazia, purezza e amore. Il Cuore è mio; la chiave sei tu: aprilo e chiudi in esso le anime che vorrai. (...)”. 

“ (...) Chiudi in questo Cuore pieno d’amore il maggior numero di cuori che ti sia possibile.Custodiscilo: è tuo per sempre. Sei signora di esso sulla Terra e in Cielo per tutta l’eternità ( por todo o sempre) “. 

Rimasi con vita, luce e gioia dell’anima per alcune ore, a stringere al mio petto il Cuore ricchissimo del mio Gesù. S (06-07-45)

 

19 - “Vieni qui, folle d’amore per me e per le anime! Voglio appartenere tutto a te, come tu appartieni a me.

Ti ho fatto la consegna del mio divin Cuore, e ti faccio ora la consegna di tutto il  mio corpo (faço-te agora a entrega de tlodo o meu corpo)”.

In questo momento Gesù aprì il suo petto santissimo: era come un tabernacolo; il Cuore, il vaso sacro (sagrado  vaso - la pisside). Gesù mi disse:

“Entra, figlia mia, con alcune anime nel Cuore, che è scrigno e tesoro infinito, e lascia altre fuori, ma al riparo in questo cofano di ricchezza; entra con queste nel petto, fino a che le avrai preparate per entrare nel Cuore. (...)” S(09-11-45)

 

20 - “Figlia mia, figlia mia, sposa di dolore, sposa di amore, prendi, accetta il mio divin Cuore; ne hai la chiave. Vedi se riesci a chiudere in esso la povera umanità.

Le anime, le anime! Affogale nel mio divin sangue, incendiale in questo amore!

Il mondo, il mondo, come pecca, come mi maltratta! Come io sono ferito!” S (22-08-47)

 

21 - “Nel giorno consacrato al mio divin Cuore non posso tralasciare, mia sposa diletta, di consegnartelo con tutti i suoi tesori, con tutto il suo amore.

Accettalo! In esso sta tutta l’umanità; e così, una volta ancora,  rimane rinnovata tutta la mia consegna.

Non lasciare che il mondo pazzo si perda: soccorrilo con la tua sofferenza, con la tua croce”. S (04-06-48)

 

22-  “Soavizza il dolore del tuo (cuore), figlia mia : è tua questa fonte, è tuo questo Cuore con tutte le ricchezze che racchiude.

Accettalo. Ancora una volta è Gesù che te lo offre. Distribuisci a chi vorrai, in esso custodisci chi vorrai”.

Dopo aver ricordato le persone più care, le maggiori necessità, dissi:
“O Gesù, vorrei distribuire a tutti e a tutti voglio dare (rifugio) in questo Cuore amante”.

“Entra in esso con chi vuoi. Ma non tutti vogliono entrare, né tutti traggono profitto dalla mia santa Passione, dal mio sangue versato sul Calvario”.  S (24-06-49)

 

d) Anche il Cuore di Maria

23 - “Ascolta ora, figlia mia, i desideri di mia Madre benedetta. Sto per deporre il suo santissimo Cuore dentro al tuo cuore. Ti faccio la consegna, come ti feci del mio. Possiedilo: ne sei signora.

Ella desidera che dentro al suo Cuore tu prenda in custodia tutta l’umanità, come l’hai presa in custodia nel mio. Hai le chiavi dei due Cuori: di Gesù e di Maria.

Ella vuole che tu metta nel posto più alto del suo Cuore tutti quelli che sono più cari al tuo, tutti quelli che più da vicino si prendono cura di te e ti amano. Ella promette di assisterli nell’ora della morte e di accompagnarli in Paradiso.

Avvicinati, Madre mia”.

Venne Mammina; fece la consegna del suo Cuore a Gesù.

(Si noti bene come  la Madonna  non dà il Cuore direttamente ad Alexandrina, “scavalcando” Gesù).

Mi prese tra le sue braccia e cominciò a stringermi a Sé e a coprirmi di carezze, mentre Gesù metteva il Cuore di Lei dentro al mio, dicendomi contemporaneamente:

“E’ tuo, come lo è il mio. Tieni Lei in te come tieni Me. Adornalo con i fiori delle tue virtù, profumalo con il loro aroma”.

Nel ricevere il Cuore di Mammina nel mio, questo si dilatò: sentii l’amore dei due (Cuori).  S (04-08-45).

 

24 - “Ti ho fatto la consegna dei nostri Cuori pieni di amore e di ricchezze. (...) Il mio profumo divino, con quello di mia Madre benedetta, irraggia in te: si diffonderà per il  mondo con il profumo delle tue virtù. Quale profumo celeste! (...)”

Gesù le chiede una riparazione mediante attacchi col demonio. Risponde:

“(...) Io voglio riparare tutto, ma il mio timore, lo sai bene, è solo quello di offenderti. Non voglio risparmiare il mio corpo, ma un’offesa al tuo divino Cuore”.

“Confida, figlia mia, fiore vezzoso, confida che io sto con te; confida che non mi offendi. Sei un vaso d’amore, sei il mio strumento di riparazione, sei il faro luminoso che io ho posto al centro dell’umanità perché tu la salvi.(...)

Dà, figlia mia, al tuo Padre  (spirituale - in questi anni è don Umberto Pasquale) il mio divino Cuore e quello di mia Madre benedetta; daglieli pieni in abbondanza del nostro amore e della nostra grazia. Daglieli con la scritta seguente:

 <Vittoria, vittoria, trionfo, trionfo! Vince solo l’amore di Gesù>.

Oggi, figlia mia, dì al tuo medico che sta in lui il mio divino Cuore col mio divino amore .(...)  S (06-10-45)

 

25 - “Vieni, Madre mia benedetta,  a consolare con la tua tenerezza la nostra figliolina e ad aprirti con lei circa le tue pene”.

Venne Mammina. Portava nella mano destra il suo santissimo Cuore e nella sinistra il manto. Mi consegnò tutto e mi disse:

“Figlia mia, a somiglianza del mio divin Figlio, ti consegno il mio santissimo Cuore con la chiave; apri e chiudi in esso le anime, affinchè dal mio Cuore passino a quello di Gesù.

Io sono triste per i crimini dell’umanità. (...) E contro di me sono proferite tante bestemmie! Negano la mia verginità, negano la mia dignità di madre di Dio.

Prometti di consolarmi? Prendi il mio manto, copri con esso il mondo. Salvalo, perché esso è mio figlio!”  S (07-06-47)

 

26 - Gesù si avvicinò. Con la sua mano destra prese il suo divin Cuore e con la sinistra il Cuore Immacolato di Mammina e mi disse:

“Sono tuoi i nostri Cuori, accettali! E’ quello del tuo Gesù, è quello della tua Mammina cara: portano tutte le nostre ricchezze, portano tutto il nostro amore.

Distribuiscilo: dàllo a coloro che ti stanno attorno, ti amano e ti seguono, dàllo agli affamati, dàllo al mondo intero: questi è tutto tuo perché tu lo salvi, sei sua vittima. (...) Salvali tutti:  tutti sono costati il mio divino sangue”.

Rimasi come se avessi nel mio petto i Cuori santissimi di Gesù e di Mammina. Li strinsi, li abbracciai in me.

Ricevetti nuove carezze da Gesù e da Mammina.  S (04-06-49)

 

27 - (E’ il 1° sabato di gennaio, per cui viene anche  Maria) “Vieni, Madre mia benedetta, a riempire di conforto la nostra figliolina perché possa sostenere il dolore, la lotta nel nuovo anno”.

Venne Mammina scendendo dall’alto. Vestiva di azzurro e bianco. Sopra ed attorno a Lei  scendevano schiere di angeli. (...)

Mammina mi prese tra le sue braccia, mi avvolse nel suo manto azzurro, mi abbracciò, mi coprì di carezze e mi disse:

“Io sono l’Immacolata Concezione. Questo è il titolo che tu ami di più, il tuo prediletto. Abbi coraggio! E’ tuo il trionfo, è tua la vittoria.

Fa’ la volontà di Gesù; dàgli tutto quanto ti chiede. Soffri, che io ti aiuterò”.

Aprendo il suo santissimo Cuore cominciò a trarne fuori a piene mani qualcosa che passava al mio: sembravano manate di oro lucente.

Gesù si avvicinò e fece la stessa cosa di Mammina. Traeva dal suo divin Cuore, a turno con Mammina, e passava al mio. Nel medesimo tempo mi accarezzavano entrambi.

“Sono le grazie e l’amore di Gesù e di Mammina. Riémpiti, và a darle, và a distribuirle a coloro che ami e ti sono cari, che si occupano di te e della mia divina Causa. Dì loro che sei la portatrice delle ricchezze di Gesù e di Maria. Dà loro a nome nostro i nostri ringraziamenti.

Va’ alla croce, va’ a soccorrere il mondo. Offrimi il tuo dolore, offrimi il tuo martirio, làsciati immolare per l’umanità traviata.

Abbi coraggio: Gesù e Maria sono con te”.

“Grazie, Mammina, grazie, Gesù!” S (07-01-50)

 

28 - “Vieni, Madre mia benedetta, a consolare la nostra figlia!”

Venne Mammina e, prendendomi sul suo grembo mi disse:

“Figlia mia, figlia mia, io sono la Madre Addolorata. Vieni e soavizza i nostri dolori!”

Guardai le frecce che Ella aveva  nel suo santissimo Cuore. Gliele estrassi con cautela e con amore e le collocai nel mio grembo:

“Sono per me, Mammina, tutte per me, nessuna per Te! Non voglio vederti soffrire”.

Vidi che lungo le sue santissime gote scorrevano copiose lacrime; per ogni lacrima le davo un bacio. Siccome non avevo nulla per asciugarle, gliele asciugavo con le mie labbra, appena spuntavano dai suoi occhi.

“Figlia mia, figlia mia, fa’ la volontà del tuo e  mio Gesù. Soffri per Lui e per me, per darci gioia nel salvarci anime: si perdono, si perdono!” (...)

Gesù si avvicinò, pose nelle mie mani il suo divin Cuore. Mammina, a sua somiglianza, fece altrettanto.

Gesù disse:
“E’ tuo il mio Cuore, con tutte le sue grazie e l’ amore”.

Mammina, nel consegnarmi il suo, ripeté le stesse parole.

Gesù aggiunse con Lei:

“Va’ a riempire i cuori. va’ ad arricchire le anime. Distribuisci tutto a coloro che ti sono più cari, a coloro che ti stanno attorno e ti sostengono. Estendi a tutto il mondo, il povero mondo, il povero mondo! Soccorrilo, soffri per lui.

Abbi coraggio, perché Gesù e Maria sono con te”.

“Grazie, Gesù! Grazie, Mammina!” S (04-03-50)

   

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