CAPITOLO QUARTO
LA CONSEGNA DEI CUORI
Alexandrina è
tutta una fiamma d’amore che si consuma per Gesù e per le anime da salvare.
L’amore a Gesù è
balsamo per il Sacro Cuore ferito dalle iniquità che dilagano nel mondo; l’amore
alle anime le
suscita un desiderio struggente di comunicare a tutti le ricchezze
che riceve e di attirare tutti per farli entrare nel Cuore divino dove solo c’è
salvezza.
E’ Gesù che ha
coinvolto Alexandrina nel continuare l’opera della redenzione, e per questo ha
acceso la scintilla d’amore che lei ha fatto divampare. Ma una missione tanto
sublime e tanto ardua non avrebbe potuto esser svolta da Alexandrina senza un
aiuto dall'Alto. Ecco che Gesù le comunica le ricchezze e le grazie del suo
Cuore da distribuire.
In tutto questo
non può mancare il Cuore Immacolato di Maria, prima e somma corredentrice.
a) Il S.Cuore
cerca rifugio in Alexandrina
1 - “Vieni qui,
vieni figlia mia, vieni a vedere il mio divin Cuore: quale piaga profonda esso
ha!
Accettalo, prendilo
nelle tue mani, soavizza il mio dolore, guarisci questa piaga con la tenerezza
dei tuoi sguardi, la dolcezza delle tue labbra e il fuoco del tuo amore;
guariscila con l’aroma dei fiori del tuo giardino di virtù”.
Mio Dio, che
confusione, la mia, nel vedermi depositaria del divino Cuore di Gesù! Oh, come
io ero piccolina, nel vedere nelle mie indegne mani quel Cuore divino tanto
piagato e ardente d’amore!
Lo possedevo, ma
non sapevo guarirlo; non vedevo nulla in me, nulla che potesse cicatrizzare la
piaga e savizzare il dolore di Gesù.
Ma Egli vide
qualcosa nel mio povero cuore: da esso traeva con le sue santissime mani
qualcosa per il suo Cuore.
E io sentivo che mi
davo, che mi davo, che mi trasformavo tutta nel Cuore di Gesù. S (04-05-45)
2 - “Non sei del
mondo, figliolina mia, sei mia. Per questo esso ti odia e ti perseguita. Anche
in questo punto, mio incanto, volli renderti simile a me. Io fui odiato e
perseguitato e ora, mia colomba bella, ancora il mio divin Cuore è ferito.
Custodiscilo,
custodiscilo nel tuo. Ti rinnovo la sua consegna.
E’ causa di maggior
sofferenza per te; è un mezzo ancor più efficace per soccorrere i peccatori.
Sono invenzioni mie, sono invenzioni divine. (...)”
“Dimmi, dimmi,
Gesù; dove posso custodire il tuo divin Cuore? Come posso evitare che sia
ferito? Non so più che cosa fare, mio Gesù. Dimmi come vuoi!”
“Dentro al tuo
cuore, figliolina, il mio sta bene, molto bene: dentro di esso sono amato,
dentro di esso non sono ferito. (...)
Tu mi ami con la
massima follia d’amore, mi ami come il mio Cuore divino desidera”. S (07-07-44)
3 - Di nuovo venne
il mio Amato, ma questa volta pieno di incanti (...). Si avvicinò a me e, mentre
mi consegnava il suo divin Cuore con una grande piaga dalla quale usciva una
enorme fiamma dorata che poteva incendiare e bruciare tutto il mondo, mi
sussurrò:
“Custodisci, figlia
mia, in te il mio divin Cuore affinchè i peccati non lo possano più ferire”. S
(03-07-44)
b) Il S. Cuore
dà aiuti e ricchezze da distribuire
4 - “Guarda, amore
mio, tu mi ami il più possibile, anche se non ti pare . Tu sei il tutto del mio
Cuore, e io
sono
il tutto del tuo. Io ti tengo nel mio Cuore nel posto più elevato. (...)
Tu mi hai dato
tutto. Io, in cambio, mi do tutto a te. Ti do tutti i tesori del mio divin
Cuore. Prendili, sono tuoi; donali a chi vuoi.
Il mio Cuore è
traboccante d’amore, distribuiscilo. Come è bello amare Gesù!”
Ero piena di
vergogna. Come ero piccolina! E il mio Gesù mi disse:
“Non ti voglio così
umiliata ed abbattuta. Non ho fatto io dal nulla tutte le cose? Non posso
innalzarti alla più grande altezza?
Tu sei l’innamorata
folle di Gesù e io sono l’innamorato folle di Alexandrina”. L (05-05-38)
5 - “Vieni qui
oggi, giorno del mio divin Cuore. Non posso tralasciare di farti la consegna di
esso e di infondere il tuo nel mio. Accettalo insieme a tutta la dolcezza, tutto
l’amore, tutti i tesori divini: sono inesauribili. Dàlli. dàlli alle anime; non
darti riposo!”
Gesù prese il suo
divin Cuore, me lo consegnò e fece un impasto del Suo col mio.
“Gesù, io non sono
degna di possedere così grande tesoro; io, da me, non posso distribuire né fare
nulla a favore delle anime.
Lavora Tu in me,
Gesù!” S (28-06-46)
6 - “(...) Figlia
mia, io voglio essere amato. Fa’ che lo sia. E per questo hai qui tutti i tesori
e l’amore del mio divin Cuore: te li consegno un’altra volta e ti faccio
depositaria di essi”.
Gesù prese nelle
sue mani il suo divin Cuore, mi aprì il petto e nel mio (cuore) vuotò il
suo. Il mio si dilatò tanto tanto che arrivai a dire:
“ Gesù, non
resisto!”
Gesù con la sua
divina mano mi accarezzò e mi disse:
“Abbi coraggio: tu
resisti, farò che tu resista.
Tu continua ad
arricchire le anime. Va’ ad infondere nei cuori il mio divino amore; spargilo,
spargilo, va’ a seminarlo!”
“Gesù, come faccio?
Io non esco da qui. Insegnami!”
“Tutto da te esce
come profumo che si diffonde (...)” S (21-05-48)
7 - “ (...) E’ per
farti ancora una volta la consegna del mio divin Cuore con i suoi tesori e col
suo infinito amore. Figlia mia, tu possiedi il Cuore di Dio, possiedi il Cuore
di Cristo: rimane incassato il mio nel tuo affinchè, per mezzo tuo, questo amore
divino, con questi tesori e con queste ricchezze infinite venga comunicato
all’umanità.
O figlia mia,
figlia mia, ti ho creata perché tu mi amassi e mi facessi amare da tutti i
cuori.
Ho sete, ho sete,
ho sete di amore!” (...)
Lascia che io ti
inondi, che io ti bruci, che io ti consumi nel fuoco del mio amore divino!” S
(01-06-51)
8 - “Accetta,
accetta il mio divin Cuore, lascia che resti dentro al tuo. E’ ricco,
infinitamente ricco: tu diventi ricca, infinitamente ricca.
Dà tutto,
distribuisci tutto; arricchisci le anime impoverite!” S (25-09-53)
9 - “Accetta: nel
giorno del mio divin Cuore ti do, ti rinnovo l’offerta del mio divin Cuore.
Tutto quanto esso ha è tuo: ricchezze, amore, misericordia, perdono.
Attraverso te
tutto sarà dato alle anime .
Tu sei il
secondo canale lungo il quale passa al mondo tutto ciò che è mio. Io passo a
mia Madre benedetta, primo canale celeste, ed Ella passa al tuo canale,
perché sei la prima (primeira) vittima (“ prima” nella scala dei
valori) scelta da me sulla Terra.
Le anime ricevono
tutto attraverso te, nella misura in cui vogliono ricevere: quanto e più avranno
desideri ardenti di purezza e di amore, tanto maggiore sarà l’abbondanza che
riceveranno”.
Io avevo il Cuore
divino di Gesù nel mio petto: ardeva in una fiamma altissima (segue la
trasfusione). S (25-06-54)
10 - “Figlia mia,
ascolta il mio Cuore, ascolta come palpita di amore per te.
La tua generosità
eroica di donazione totale mi spinse a portarti al massimo della sofferenza,
perché ho poche, pochissime vittime che accettano la croce, che si lasciano
crocifiggere, che si immmolino giorno e notte per amore a me e per la salvezza
delle anime.
Il mondo pazzo e
ingrato, corrotto dalle sue passioni esige da me il massimo del tuo tanto grande
martirio (...).
Figlia mia, tu che
sei la mia vittima più amata e la depositaria dei miei tesori, eccoti ancora una
volta il mio divin Cuore con tutto quanto racchiude. E’ una prova d’amore, è
un’affermazione divina che attraverso te viene dato al mondo tutto il mio amore
e vengono date alle anime tutte le grazie e tutti i mezzi per salvarsi.
Coraggio, sposa
mia!
Vedi come Gesù ti
ama, vedi come il Cielo ti arricchisce?”
Gesù mise nel mio
petto il suo divin Cuore: era come un vaso dei più ricchi e belli che si possono
immaginare: era tutto oro, era tutto fiamme. (...) S (27-08-54)
11 - Gesù aprì il
suo Cuore ed il mio come se fossero due borse.
Con la sua mano
divina passava dal suo Cuore al mio i suoi tesori, la sua grazia, tutto ciò che
era suo.
Appena mi ebbe
dato tutto, li chiuse. Lasciò nel centro del mio delle fiamme dorate come se
fossero molte candele riunite; più in alto, una corona splendente circondava
quelle fiamme; più in alto ancora vi era un diadema pure dorato.
“Figlia mia, sposa
diletta del mio divin Cuore, ho riempito il tuo cuore con le ricchezze del mio,
ho lasciato in esso il fuoco di tutto il mio amore, la corona che ti cingerà, il
diadema che ti adornerà in Cielo.
Ti arricchisco per
le anime. Premio già in Terra il tuo soffrire
Coraggio! Dònati,
immòlati!
Dolore e amore,
dolore e amore!
Tu sei l’innamorata
folle delle anime che si purificano nel Purgatorio : dà loro sollievo, dà loro
sollievo affinchè presto salgano al Cielo a lodarmi eternamente. (...)” S
(05-11-54)
12 - “Vieni, vieni
al mio divin Cuore a prendere con la tua stessa mano amore, grazie, ricchezze;
riémpiti e dàlle a tutti, ma più a coloro che con maggior impegno te le
chiederanno!”
Vidi davanti a me
Gesù col suo divin costato aperto. Fece del suo Cuore un vaso ricchissimo;
ardeva di fuoco.
Non so quale forza
mi mosse: fui obbligata a mettere in esso la mia mano. Non so che cosa sentii:
fu tale la forza che tutto il mio essere rimase fulminato.
Non presi nulla e
nemmeno potei togliere la mano dal Cuore amorosissimo di Gesù. Tutto il fuoco mi
raggiunse: ardevo in quelle fiamme.
Nonostante che non
avessi preso nulla, sentii che tutto ciò che era di Lui mi attraeva e passava a
me (atraía e para mim passava).
Per un buon
intervallo di tempo rimasi tra le braccia di Gesù a ricevere tutto l’aiuto e la
forza per sopportare tanto amore. S (23-12-49)
13 - “Figlia mia,
figlia mia, è nei piccoli, nelle anime pure ed umili che io ho le mie delizie.
Io sono
l’Agricoltore divino. Lavoro, semino nelle anime le mie grazie, i tesori
infiniti del mio Cuore; ma queste sementi dànno frutto in così poche anime!
Quasi nessun terreno dà a Gesù il raccolto desiderato. (...)”
Gesù traeva dal suo
divin Cuore le sue grazie ed il suo amore a piene mani e, piene di luce, le
seminava su di me dicendomi:
“Qui posso
seminare: in questo terreno è abbondante il raccolto. Con quanto rende, vengono
salvate le anime a migliaia, a milioni”.
“Ah, mio Gesù,
potessi io far germogliare la tua semente divina in tutti i cuori freddi e
lontani da Te! Povera me!
Potrò farlo solo
con la tua grazia”.
“Va’ a seminare,
figlia mia: semina, coltiva, raccogli per me.
Io voglio le anime
, io voglio le anime e nulla di più posso fare per loro”.
“Come, mio Gesù? Io
non so seminare né raccogliere! Io non so portarti il frutto del tuo raccolto”.
“Lavora, che io ti
aiuterò. Io porrò sulle tue labbra le mie parole, nei tuoi sguardi i miei; io
farò in modo che il tuo lavoro sia fecondo e che per mezzo tuo il mio amore sia
dato ai cuori e alle anime.
Lavora, mia
missionaria, missionaria dei missionari! E’ potente il tuo dolore: darai luce
con la luce di Gesù”. ( 02-06-50)
14 - “Vieni, vieni
a ricevere le mie grazie, le mie tenerezze, il fuoco del mio amore! Il mio divin
Cuore è pieno ed è aperto per darti tutto, per riempire il tuo cuore.
Ricevi queste
grazie, tenerezze e questo amore da distribuire a quelle anime assetate di me, a
quelle che il peccato abbrutì ma, una volta convertite, hanno desideri ardenti
solo di possedermi e di vivere per me.
Ricevi tutto e va’
con la mia grazia a distribuire agli orgogliosi, agli ambiziosi, ai lussuriosi e
assassini che tante anime rubano al Cielo prima che esse conoscano ciò che è il
Cielo e ciò che è la vita ( aborti?).
Va’ a distribuire,
figlia mia, a tutti i criminali che praticano ogni varietà di crimini; invitali
a convertirsi e a venire a me.
Salva, salva le
loro anime!” S (16-06-50)
15 - “ (...)
Prendi, accetta: rinnovo l’offerta del mio divin Cuore. Ho aperto il mio petto,
ne ho tratto il Cuore e l’ho collocato entro il tuo. Porta con te tutto il mio
amore divino e le ricchezze infinite: io voglio che tu le distribuisca, voglio
che tu sparga queste ricchezze divine su tutti coloro che ami, che ti stanno
attorno, che ti sostengono, su tutti coloro ai quali feci che occupassero un
posto nel tuo cuore; dalle poi a tutti coloro che si accostano a te e fa’ che
essi le spargano per il mondo intero.
Fa’. fa’ che il
fuoco si ravvivi e che tutte le anime si arricchiscano”. S (20-06-52)
16 - “Figlia mia,
guarda il mio divin Cuore! Vedi e accetta ciò che esso ti dà. Distribuisci: è
amore, è misericordia, è perdòno.
Ah, se il mondo
volesse accettare tornerebbe immediatamente a me”.
Dalla parte
inferiore del Cuore di Gesù usciva una fiamma di fuoco con altre cose, in una
miscela che traboccava tutta.
Veniva al mio
povero cuore, ma dietro a me tutta l’umanità nuotava in tanta luce, in tanto
splendore e ricchezza.
Pareva che quel
Cuore divino non si esaurisse mai nel dare, e mai cessava di dare.
Scomparve questa
ricchezza che mi lasciò confortata.
Solo la voce di
Gesù si faceva udire:
“Dona, figlia mia:
il mondo è ricco perché tu lo arricchisci con la mia ricchezza. (...)” S
(03-12-54)
c) Alexandrina
vuole tutti nel S. Cuore!
17 - La mia follia
d’amore per le anime non cessa. Mai labbra umane né intelligenza umana potranno
dire e descrivere questa mia ansietà. Voglio tutti i cuori e le anime unite in
un solo pugno, in una sola massa, in una sola vita, in un solo amore, che è
l’amore di Gesù. E tutto voglio introdurre e chiudere nel suo divin Cuore.
Questa ansietà mi
darebbe la morte, se Gesù non mi conservasse la vita.
Questa ansietà, in
un grido d’amore, si diffonde ed echeggia nell’umanità intera. Le anime sono di
Gesù: voglio le anime per Gesù! (...) S (20-08-54)
18 - “Ti ho
sottratta al mondo, mia colomba bella, per darti al mondo.
Accetta, mia
diletta, il mio divin Cuore; sarai sempre più potente: esso moltiplica il tuo
potere sui peccatori.
Poiché ti ho creata
e scelta per disimpegnare la più alta missione, ti do tutti i mezzi di salvezza.
Accetta il Cuore
del tuo Gesù; stringilo sul tuo. (...)
Prendi, figliolina,
nelle tue mani il mio divino Cuore: hai la chiave per aprirlo e chiuderlo. E’
chiave di grazia, purezza e amore. Il Cuore è mio; la chiave sei tu: aprilo e
chiudi in esso le anime che vorrai. (...)”.
“ (...) Chiudi in
questo Cuore pieno d’amore il maggior numero di cuori che ti sia
possibile.Custodiscilo: è tuo per sempre. Sei signora di esso sulla Terra e in
Cielo per tutta l’eternità ( por todo o sempre) “.
Rimasi con vita,
luce e gioia dell’anima per alcune ore, a stringere al mio petto il Cuore
ricchissimo del mio Gesù. S (06-07-45)
19 - “Vieni qui,
folle d’amore per me e per le anime! Voglio appartenere tutto a te, come tu
appartieni a me.
Ti ho fatto la
consegna del mio divin Cuore, e ti faccio ora la consegna di tutto il mio corpo
(faço-te agora a entrega de tlodo o meu corpo)”.
In questo momento
Gesù aprì il suo petto santissimo: era come un tabernacolo; il Cuore, il vaso
sacro (sagrado vaso - la pisside). Gesù mi disse:
“Entra, figlia mia,
con alcune anime nel Cuore, che è scrigno e tesoro infinito, e lascia altre
fuori, ma al riparo in questo cofano di ricchezza; entra con queste nel petto,
fino a che le avrai preparate per entrare nel Cuore. (...)” S(09-11-45)
20 - “Figlia mia,
figlia mia, sposa di dolore, sposa di amore, prendi, accetta il mio divin Cuore;
ne hai la chiave. Vedi se riesci a chiudere in esso la povera umanità.
Le anime, le anime!
Affogale nel mio divin sangue, incendiale in questo amore!
Il mondo, il mondo,
come pecca, come mi maltratta! Come io sono ferito!” S (22-08-47)
21 - “Nel giorno
consacrato al mio divin Cuore non posso tralasciare, mia sposa diletta, di
consegnartelo con tutti i suoi tesori, con tutto il suo amore.
Accettalo! In esso
sta tutta l’umanità; e così, una volta ancora, rimane rinnovata tutta la mia
consegna.
Non lasciare che il
mondo pazzo si perda: soccorrilo con la tua sofferenza, con la tua croce”. S
(04-06-48)
22- “Soavizza il
dolore del tuo (cuore), figlia mia : è tua questa fonte, è tuo questo
Cuore con tutte le ricchezze che racchiude.
Accettalo. Ancora
una volta è Gesù che te lo offre. Distribuisci a chi vorrai, in esso custodisci
chi vorrai”.
Dopo aver ricordato
le persone più care, le maggiori necessità, dissi:
“O Gesù, vorrei distribuire a tutti e a tutti voglio dare (rifugio) in
questo Cuore amante”.
“Entra in esso con
chi vuoi. Ma non tutti vogliono entrare, né tutti traggono profitto dalla mia
santa Passione, dal mio sangue versato sul Calvario”. S (24-06-49)
d) Anche il
Cuore di Maria
23 - “Ascolta ora,
figlia mia, i desideri di mia Madre benedetta. Sto per deporre il suo santissimo
Cuore dentro al tuo cuore. Ti faccio la consegna, come ti feci del mio.
Possiedilo: ne sei signora.
Ella desidera che
dentro al suo Cuore tu prenda in custodia tutta l’umanità, come l’hai presa in
custodia nel mio. Hai le chiavi dei due Cuori: di Gesù e di Maria.
Ella vuole che tu
metta nel posto più alto del suo Cuore tutti quelli che sono più cari al tuo,
tutti quelli che più da vicino si prendono cura di te e ti amano. Ella promette
di assisterli nell’ora della morte e di accompagnarli in Paradiso.
Avvicinati, Madre
mia”.
Venne Mammina; fece
la consegna del suo Cuore a Gesù.
(Si noti bene
come la Madonna non dà il Cuore direttamente ad Alexandrina, “scavalcando”
Gesù).
Mi prese tra le sue
braccia e cominciò a stringermi a Sé e a coprirmi di carezze, mentre Gesù
metteva il Cuore di Lei dentro al mio, dicendomi contemporaneamente:
“E’ tuo, come lo è
il mio. Tieni Lei in te come tieni Me. Adornalo con i fiori delle tue virtù,
profumalo con il loro aroma”.
Nel ricevere il
Cuore di Mammina nel mio, questo si dilatò: sentii l’amore dei due (Cuori).
S (04-08-45).
24 - “Ti ho fatto
la consegna dei nostri Cuori pieni di amore e di ricchezze. (...) Il mio profumo
divino, con quello di mia Madre benedetta, irraggia in te: si diffonderà per il
mondo con il profumo delle tue virtù. Quale profumo celeste! (...)”
Gesù le chiede
una riparazione mediante attacchi col demonio. Risponde:
“(...) Io voglio
riparare tutto, ma il mio timore, lo sai bene, è solo quello di offenderti. Non
voglio risparmiare il mio corpo, ma un’offesa al tuo divino Cuore”.
“Confida, figlia
mia, fiore vezzoso, confida che io sto con te; confida che non mi offendi. Sei
un vaso d’amore, sei il mio strumento di riparazione, sei il faro luminoso che
io ho posto al centro dell’umanità perché tu la salvi.(...)
Dà, figlia mia, al
tuo Padre (spirituale - in questi anni è don Umberto Pasquale) il mio
divino Cuore e quello di mia Madre benedetta; daglieli pieni in abbondanza del
nostro amore e della nostra grazia. Daglieli con la scritta seguente:
<Vittoria,
vittoria, trionfo, trionfo! Vince solo l’amore di Gesù>.
Oggi, figlia mia,
dì al tuo medico che sta in lui il mio divino Cuore col mio divino amore .(...)
S (06-10-45)
25 - “Vieni, Madre
mia benedetta, a consolare con la tua tenerezza la nostra figliolina e ad
aprirti con lei circa le tue pene”.
Venne Mammina.
Portava nella mano destra il suo santissimo Cuore e nella sinistra il manto. Mi
consegnò tutto e mi disse:
“Figlia mia, a
somiglianza del mio divin Figlio, ti consegno il mio santissimo Cuore con la
chiave; apri e chiudi in esso le anime, affinchè dal mio Cuore passino a quello
di Gesù.
Io sono triste per
i crimini dell’umanità. (...) E contro di me sono proferite tante bestemmie!
Negano la mia verginità, negano la mia dignità di madre di Dio.
Prometti di
consolarmi? Prendi il mio manto, copri con esso il mondo. Salvalo, perché esso è
mio figlio!” S (07-06-47)
26 - Gesù si
avvicinò. Con la sua mano destra prese il suo divin Cuore e con la sinistra il
Cuore Immacolato di Mammina e mi disse:
“Sono tuoi i nostri
Cuori, accettali! E’ quello del tuo Gesù, è quello della tua Mammina cara:
portano tutte le nostre ricchezze, portano tutto il nostro amore.
Distribuiscilo:
dàllo a coloro che ti stanno attorno, ti amano e ti seguono, dàllo agli
affamati, dàllo al mondo intero: questi è tutto tuo perché tu lo salvi, sei sua
vittima. (...) Salvali tutti: tutti sono costati il mio divino sangue”.
Rimasi come se
avessi nel mio petto i Cuori santissimi di Gesù e di Mammina. Li strinsi, li
abbracciai in me.
Ricevetti nuove
carezze da Gesù e da Mammina. S (04-06-49)
27 - (E’ il 1°
sabato di gennaio, per cui viene anche Maria) “Vieni, Madre mia benedetta,
a riempire di conforto la nostra figliolina perché possa sostenere il dolore, la
lotta nel nuovo anno”.
Venne Mammina
scendendo dall’alto. Vestiva di azzurro e bianco. Sopra ed attorno a Lei
scendevano schiere di angeli. (...)
Mammina mi prese
tra le sue braccia, mi avvolse nel suo manto azzurro, mi abbracciò, mi coprì di
carezze e mi disse:
“Io sono
l’Immacolata Concezione. Questo è il titolo che tu ami di più, il tuo
prediletto. Abbi coraggio! E’ tuo il trionfo, è tua la vittoria.
Fa’ la volontà di
Gesù; dàgli tutto quanto ti chiede. Soffri, che io ti aiuterò”.
Aprendo il suo
santissimo Cuore cominciò a trarne fuori a piene mani qualcosa che passava al
mio: sembravano manate di oro lucente.
Gesù si avvicinò e
fece la stessa cosa di Mammina. Traeva dal suo divin Cuore, a turno con Mammina,
e passava al mio. Nel medesimo tempo mi accarezzavano entrambi.
“Sono le grazie e
l’amore di Gesù e di Mammina. Riémpiti, và a darle, và a distribuirle a coloro
che ami e ti sono cari, che si occupano di te e della mia divina Causa. Dì loro
che sei la portatrice delle ricchezze di Gesù e di Maria. Dà loro a nome nostro
i nostri ringraziamenti.
Va’ alla croce, va’
a soccorrere il mondo. Offrimi il tuo dolore, offrimi il tuo martirio, làsciati
immolare per l’umanità traviata.
Abbi coraggio: Gesù
e Maria sono con te”.
“Grazie, Mammina,
grazie, Gesù!” S (07-01-50)
28 - “Vieni, Madre
mia benedetta, a consolare la nostra figlia!”
Venne Mammina e,
prendendomi sul suo grembo mi disse:
“Figlia mia, figlia
mia, io sono la Madre Addolorata. Vieni e soavizza i nostri dolori!”
Guardai le frecce
che Ella aveva nel suo santissimo Cuore. Gliele estrassi con cautela e con
amore e le collocai nel mio grembo:
“Sono per me,
Mammina, tutte per me, nessuna per Te! Non voglio vederti soffrire”.
Vidi che lungo le
sue santissime gote scorrevano copiose lacrime; per ogni lacrima le davo un
bacio. Siccome non avevo nulla per asciugarle, gliele asciugavo con le mie
labbra, appena spuntavano dai suoi occhi.
“Figlia mia, figlia
mia, fa’ la volontà del tuo e mio Gesù. Soffri per Lui e per me, per darci
gioia nel salvarci anime: si perdono, si perdono!” (...)
Gesù si avvicinò,
pose nelle mie mani il suo divin Cuore. Mammina, a sua somiglianza, fece
altrettanto.
Gesù disse:
“E’ tuo il mio Cuore, con tutte le sue grazie e l’ amore”.
Mammina, nel
consegnarmi il suo, ripeté le stesse parole.
Gesù aggiunse con
Lei:
“Va’ a riempire i
cuori. va’ ad arricchire le anime. Distribuisci tutto a coloro che ti sono più
cari, a coloro che ti stanno attorno e ti sostengono. Estendi a tutto il mondo,
il povero mondo, il povero mondo! Soccorrilo, soffri per lui.
Abbi coraggio,
perché Gesù e Maria sono con te”.
“Grazie, Gesù!
Grazie, Mammina!” S (04-03-50)
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