CAPITOLO TERZO
TRA CUORE E CUORE
L’amore ha
legato i due cuori di Alexandrina e di Gesù, e questo è di mutuo conforto.
In alcuni
momenti è Gesù che invita Alexandrina ad entrare nel suo Cuore, in altri è
Alexandrina che vi si getta cercando rifugio, conforto.
a) Gesù ama per
primo
1 - Fu l’amore del
suo divin Cuore che venne a ferire il mio.
Io sono tutta di
Gesù e della cara Mammina. L (23-05-41)
2 - Sento Gesù che
allaccia il mio cuore al suo Cuore.
Il suo è ferito da
me e il mio è ferito da Lui.
E’ l’amore che ci
lega. L (10-10-40)
b) Gesù invita
ad entrare nel suo Cuore
3 - Gesù mi disse:
“Non temere, figlia
mia: chi ha il Cuore di Gesù come rifugio, non teme. Entra in esso: è tuo, tutto
tuo.
Ricevi tutto
l’amore, gustalo, come è dolce!” L (23-08-41)
4 - “Vengo, figlia
mia, con le braccia aperte per abbracciarti e col Cuore aperto per riceverti in
esso.
Significa la tua
entrata in Cielo: le braccia aperte, per abbracciarti e portarti; il Cuore, la
Patria dove abiterai.
Verrò presto,
colomba amata, per condurti in Paradiso” (mancano ancora 10 anni di
martirio!) S (07-09-45)
5- “Figlia mia,
figlia mia, ascolta il tuo Gesù!
Vieni,
sposa amata, vieni, sposa diletta!
Ti invito ad
entrare nel mio divin Cuore: vieni ad incendiarti, vieni ad alimentarti, vieni a
consumarti in questo fuoco divino. Entra, dimora qui: ti voglio immersa
nell’amore (...)
Io farò che il mio
amore traspaia da te: esso sarà conosciuto e visto in tutto il tuo essere come
in uno specchio cristallino. Il mio divino amore in te sarà attraente: farò che
siano attraenti le tue parole, i tuoi sguardi, i tuoi sorrisi, tutto il tuo
essere. (...)”.
All’invito di Gesù
al suo divin Cuore io entrai e, chiusa in esso, rimasi come a nuotare in un mare
di fuoco.
Gesù continuò:
“Sazia, sazia,
figlia mia, la tua fame: è il mio amore che dà la vita, alimenta la tua anima e
soavizza pure il dolore del tuo corpo (...)” S (07-03-47)
c )Alexandrina
si tuffa nel S.Cuore
6 - Quante volte in
questo stato (teme di ingannarsi) io mi lancio tra le braccia di Gesù
dicendogli:
“Voglio affogarmi
nel tuo Sangue, perder la vita nel fuoco del tuo divino Cuore”. L (27-06-41)
7 - “(...) Fuggo,
Gesù, nel tuo Cuore divino: sia esso il cofano benedetto che custodisca per
sempre me e questo deposito che mi fu consegnato e che mi sottopone a tante
preoccupazioni (Gesù le ha consegnato l’umanità da salvare).
Lì sto bene. lì sto
sicura; non corro pericolo né io né ciò che devo tener d’occhio e sorvegliare.
Mi custodisci,
nevvero? Custodiscimi per sempre!” S (14-12-44)
d) Ciascuno
riceve dall’altro
8 - “Ricevo da te,
mia amata, tutto quanto posso ricevere da una creatura.
E tu tutto ricevi
dal tuo Gesù, dal tuo Creatore: tutto quanto può esser dato da un Dio a quella
creatura stessa. Possiedi tutto il mio amore, tutte le mie ricchezze e i miei
poteri.
Quanto ti amo!
Quali ricchezze ti ho affidato!” S (15-06-45)
9- Gesù
(Eucaristico) entrò nel mio cuore e rimasi trasformata in tutto. (...) Era
grande, infinitamente grande l’abisso d’amore in cui stavo immersa. E allora mi
parlò:
“Sono sceso, figlia
mia, al mio Cielo sulla Terra. Sono venuto a darti amore e a ricevere amore.
Sono venuto al mare
immenso del tuo dolore a prendere consolazione per il mio divin Cuore (perché
il suo dolore salva anime), a prendere balsamo per la piaga che lo fa
sanguinare.
Sono venuto al
giardino che ho preparato e seminato a raccogliere fiori per adornare il trono
divino(...)” S (04-08-45)
10 - “Lasciami ora,
figlia mia, prender riposo sul tuo cuore: qui il mondo non mi ferisce”.
Gesù rimase in
silenzio, reclinato sul mio petto. Trascorse un po’ di tempo.
Gesù si alzò, mi
prese tra le sue braccia, mi reclinò sul suo divino Cuore, mi accarezzò e mi
disse:
“Prendi ora riposo
tu sul mio divin Cuore che ti ama follemente (segue la trasfusione).
S (20-02-48)
e) Il riposo nel
S.Cuore
11 - “Ripòsati.
reclinati sul mio costato, metti le tue labbra sulla piaga del mio divin Cuore,
come il bimbo sul seno di sua madre: ricevi vita, ricevi conforto e amore.
(...)”
Io stavo tra le
braccia di Gesù con le mie labbra nella piaga del suo divin Cuore a bere, a bere
senza saper che.
In quel momento non
soffrivo. Mi sentivo ardere di fuoco e nuotare in un mare di amore. Rimanemmo in
silenzio. L’amore era tutto nelle
carezze di Gesù (tudo com as carícias de Jesus).
S (06-03-48)
12 - (dopo la
Comunione) Mi dimenticai del mondo.Un Sole luminoso illuminò tutto il mio
essere.
Gesù reclinò il mio
capo sul suo divin Cuore e mi disse:
“Figlia mia, hai la
pace, il conforto e l’amore del tuo Gesù, hai la luce del divino Spirito Santo
per illuminarti nei cammini, per mostrarti che sei mia e che io sono tuo, che
sei nella verità, che non ti inganni. (...)
Riposa, riposa,
ricevi il conforto in questa unione col tuo Sposo Gesù”.
Che tenere e dolci
delizie! Rimanemmo in silenzio.
A me pareva di
dormire reclinata sul Cuore divino del mio Gesù, immersa in quella luce che
aveva lo splendore del sole.
Gesù interruppe il
silenzio e mi disse:
“Dimmi, figlia mia,
dubiti ora della tua vita? Dubiti che sei la sposa più fedele, la sposa più
amante del mio divin Cuore? Rispondimi, dimmi qualcosa”.
“Non posso
dubitare, mio Gesù. Se Ti possedessi e conoscessi sempre così, non temerei di
portare la croce”. S (04-12-48)
13 - “(...) Voglio
confortare la tua anima, voglio soavizzare il dolore del tuo cuore. Riposa!
reclinati sul mio petto per riposare e per sentire le palpitazioni di questo
Cuore folle di amore per te”.
Rimasi reclinata
sul petto di Gesù. Il fuoco con le fiamme del suo divino Cuore era tanto era
tanto che pareva incendiarmi tutto il corpo.
“Ricevi, ricevi
l’amore del tuo Gesù, dello Sposo delle vergini, delle vergini che non vogliono
altro sposo se non Gesù. Prendi conforto, figlia mia, prendi conforto per altro
dolore. (...)” S (24-12-48)
14 - (...) Le
sofferenze del corpo furono e sono indicibili.
Gesù venne a
soavizzarle con la sua divina presenza.
Mi prese tra le
sue braccia, mi unì molto al suo divin Cuore e mi disse:
“Vieni, figlia mia,
a riposare tra le mie divine braccia e, reclinata sul mio divin Cuore, unita,
molto unita ad esso, ricevi conforto, rinnova le forze perdute per il dolore
inaudito, per il penoso martirio che ti ha consumata.
Ricevi la
tenerezza, la dolcezza, le affettuosità e l’amore di questo Cuore che ti ama,
che è folle d’amore per te.
Credimi, non
dubitare delle parole del tuo Sposo, del tuo Gesù (...)” S (04-08-50)
f) Scambio dei
cuori
15 - “Accetta,
figliolina amata, il mio divin Cuore! Consolalo, guariscigli tanto profonda
piaga!
Dammi il tuo perché
io lo conforti, gli dia vita.”.
Gesù fece lo
scambio: mi sentii subito un’altra.
“Ora sì, mio Gesù,
so che non sono io (sei que não sou eu - ad inventare i fenomeni mistici).
Il tuo divino Cuore mi ha riempita, mi ha dato tutto. Sono confusa: non so come
consolarti né come guarirti la tua divino piaga. Accetta i miei desideri,
accetta tutto quanto da me puoi e vuoi ricevere.
Oh, se io sapessi
amarti! Oh, se io sapessi servirti!”
Mentre io dicevo
questo a Gesù, Egli si fece medico del mio cuore: gli infuse la sua tenerezza,
lo riempì del suo amore.
Fece di nuovo lo
scambio: mi diede il mio , io gli consegnai il suo.
Nel consegnarlo
nelle sue divine mani io lo accompagnavo con la vergogna e la pena di non
avergli guarito per sempre quella piaga tanto profonda, di non amarlo come Lo
vorrei amare. Oh, quale tenerezza (ternura), la mia, per Gesù!
“Figlia mia, sono
così le anime grandi: sentono di non far nulla per il mio divin Cuore. Se tu
sapessi la gioia che mi dài! Se tu sapessi il profitto che traggo per le anime
dalla tua piccolezza, dalla tua profonda miseria, proprio così come ti senti!
Subito dopo la tua
morte farò conoscere al mondo l’eroicità del tuo amore, e come fosti con me
grande e potente. (...).
Coraggio sempre,
mia colomba bella: trionfa la mia divina Causa e con essa trionfano quelli che
con te sono umiliati”. S (11-05-45)
16 - “Figliolina,
figliolina amata! Sono qui con mia Madre benedetta nel 1° sabato di questo anno
per rinnovarti la consegna di tutta l’umanità di cui sei regina e madre, perché
tu la salvi.
Sono qui per fare
lo scambio dei nostri cuori, del mio col tuo, o meglio, per riversare il mio nel
tuo e il tuo nel mio, rimanendo così in un solo Cuore: Gesù con la sua vittima”
Mentre Gesù diceva
questo, io ero già tra le braccia e sul grembo di Mammina. Dissi:
“Gesù, voglio anche il Cuore di Mammina trasformato nel tuo Cuore e nel mio.
Voglio tre Cuori in un solo Cuore. Voglio con Lei soffrire e con Lei amare per
soccorrere il mondo intero”.
“Così deve essere,
figliolina amata; e così lo attendevo dai tuoi desideri. Fu Lei la prima con me
a salvare il mondo; ed ora viene con te di nuovo a soccorrerlo, a salvarlo”.
Così dicendo, Gesù
fece uno scambio e una fusione dei nostri tre Cuori, facendone un blocco,
amalgamandoli e ottenendone un solo Cuore, che collocò poi dentro al mio petto.
Gesù e Mammina
insieme presero un grande globo, aprirono il mio cuore e ve lo introdussero.
Gesù disse:
“E’ il mondo, è il
mondo; custodiscilo, custodiscilo, figlia mia, nel tuo cuore, che è tanto grande
come Dio: è il Cuore del tuo Gesù”.
Sentii il cuore
tanto grande, più grande del mondo: poteva custodirlo dentro liberamente.
E Mammina mi disse:
“O figlia mia,
sposa del mio Gesù, soffri tutto, soffri con gioia per salvare tutte le anime di
questo mondo che è tuo: Gesù e io lo affidiamo a te”. S (05-01-46)
g) Mutuo
conforto
17 - “Figlia mia,
figlia mia, vengo a bere alla fonte del tuo cuore per saziarmi e dimenticare in
queste delizie i crimini con cui sono offeso.
Vieni tu alla fonte
del mio Cuore a prendere conforto, balsamo per la tua vita, per il tuo dolore.
Io vengo alla fonte
del tuo cuore a rifugiarmi in essa per sfuggire ai maltrattamenti dei peccatori;
vieni tu alla fonte del mio divin Cuore a bere amore per amarmi con esso, per
infonderlo in tutti i cuori assetati di me. (...)” S (30-09-49)
18 - “Ho legato il
tuo cuore al mio: quanto più lontana dal mondo, tanto più vicina al tuo Dio.
Confida, figlia mia, confida Tu stai nel tuo Paradiso e io sto nel mio Paradiso:
il tuo è il mio divin Cuore e il mio è il tuo cuore. diletta figlia!
Il mondo non
conosce, quasi nessun’anima conosce ciò che è la vita di Dio nelle anime. Quale
pena io provo! Come questo fa dispiacere al mio divin Cuore! Quante anime in
gran numero volerebbero a me e vivrebbero per me, quanti cuori in gran numero,
ardenti mi amerebbero follemente!” S (26-05-50)
19 - Appena scese a
me (Eucarístico), sentii la unione più intima con Lui. I nostri cuori
divennero un solo cuore. Gesù mi parlò:
“Ancora un conforto, ancora un’estasi d’amore, ancora una inondazione dal mio
Cuore al tuo e dal tuo al mio.
Sì, figlia mia, io
ti amo e tu mi ami. Qui, al calore del tuo amore sto bene, dimentico il mio
dolore, il mio dolore infinito.
Avanti, figlia mia,
coraggio nella tua croce! Abbi fiducia in me: Gesù è tutto tuo, Gesù è tutto
verità: non temere di ingannarti.
O figlia, o figlia
diletta, hai molto bisogno di conforto; sono pronto a dartelo: riémpiti di me,
incendiati nel mio amore”.
“O Gesù, o Gesù,
meno male che Tu nel mio cuore dimentichi il tuo dolore! Meno male che Tu, Gesù,
nel mio cuore sai e senti che io Ti amo ancora! (...)” S (03-11-51)
20 - “O mio Gesù, o
mio Gesù, io vengo tra le tue divine braccia come l’uccellino al suo nido.
Vengo e mi consegno a Te; a Te mi affido, come sempre, tramite le mani, tramite
le labbra, tramite il Cuore di Mammina. (...)
O Gesù, io non ti
vedo più come il povererllo che ho visto all’inizio (di questa estasi).
Ora Ti vedo tutto amore, tutto luce. Tutto il mio essere è fuoco.
Il mio cuore
sorride a Te e Tu, mio Gesù, sorridi a me. Come è tenero e dolce il tuo sorriso!
(...) S (27-02-53)
h) La Luce
21 - (...) Mi
avvolgono solo la morte e le tenebre! (...) Mio Dio, né Cieli né Terra esistono.
Fetori infernali
che mi inducono alle lacrime mi tormentano per ore ed ore. (...)
“Credo. Gesù, credo
senza mentire (mentir, nel manoscritto): Tu sei tutto, per me!”
Durante questa
lotta, questo combattimento grave e accanito, venne il mio Gesù, mi rialzò con
cura e amore.
Uscii dalla
profondità dell’abisso verso la soavità e la Luce del suo divin Cuore.
“Figlia mia, figlia
mia, rialzati! Sono io a darti la mano. Vieni, figlia, vieni! Ascoltami: hai nel
tuo cuore il Cielo, la Trinità divina, che non è venuta ora perché abita sempre
in te. S (22-07-55)
22 - Egli scese
come in una nube che subito mi assorbì in sé.
Veniva splendente
di gloria: era tutto raggi di luce che subito invasero tutto il mio corpo.
“Figlia mia, angelo
di purezza, vengo a te pieno d’amore. S (27-06-47)
23 - “Vengo con un
raggio della mia luce per illuminarti, e con le catene del mio divino amore per
legarti sempre più.
E’ con questa luce
che tu illumini le anime; è con queste catene che vai legandole a me.(...)” S
(28-09-45)
24 - Fu nel
ricevere il Cuore di Gesù che ricevetti luce per vedere, comprendere e sentire
tutto. S (04-06-48)
25 - “Tu hai avuto,
figlia mia, la grazia di saper comprendere come sono uniti i nostri cuori nel
medesimo dolore e amore: hai ricevuto tutta la luce dello Spirito Santo e con
essa tutto vedi.
Sono molto uniti i
nostri cuori e in questa unione partecipano del medesimo dolore, del medesimo
amore. S (06-10-45)
Gesù la invita a
trovare conforto nel suo divin Cuore:
26- “Vieni al mio
divin Cuore per prendere luce, conforto e balsamo per tutto il tuo soffrire.
Esso è aperto,
entra: lì trovi tutto”.
Entrai nel Cuore
divino di Gesù come attraverso una grande porta.
Le mie tenebre si
trasformarono in luce. Sentii più forza ed il dolore più mitigato.S (16-09-49)
27 - Venne presto
una luce al mio cuore, come Sole che illumina tutta la Terra.
Attratta da quella
luce mi sentii salire, salire fino a che incontrai Gesù col suo divin Cuore
aperto, circondato di tanti raggi di luce che erano altrettanti soli.
Lì trovai tutto. S
(16-04-48)
Alexandrina,
ricordiamo, deve trasmettere le grazie che riceve
28 - “Figlia mia,
figlia mia, anima forte, cuore di fuoco!
Forte con la mia
forza, fuoco del mio Cuore, calore del mio divino amore, trasmetti questa forza,
irradia questo fuoco!
Voglio che tu sia
luce, voglio che tu faccia luce.
Da’ amore a coloro
che mi amano, fa’ luce a coloro che non mi conoscono o, conoscendomi, mi
disprezzano, affinchè mediante questa luce vengano a me. (...)” S (04-10-47)
29 - “Io fui la
luce, io fui il sole e per mezzo tuo, nella tua vita, continuo ad essere luce
che illumina, sole che riscalda.
Mi do alle anime
per mezzo tuo.
Il fuoco che esce
da questo altare è la luce del tuo dolore, è il fuoco del tuo sacrificio”. S
(23-06-50)
i) Sonno celeste
30 - Venne Gesù al
mio cuore e mi collocò sul suo divin Cuore. Fece sì che mi addormentassi in Lui,
immersa in dolcezza e pace.
Poi fece sì che mi
risvegliassi alla sua voce divina e mi disse così:
“La tua anima,
figlia mia, ha dormito un sonno dolce e soave nel Cuore di Gesù. Ha dormito, ha
dormito e in questo sonno dolce, tenero e soave ha preso conforto e nuova vita.
Gesù è la tua vita,
Gesù è la tua guida, il tuo appoggio, il tuo sostegno.
Riposa, riposa: il
tuo riposo è celeste. Tu vivi del Cielo e non della Terra. (...)” S (14-08-53)
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