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ALEXANDRINA E IL SACRO CUORE

Eugenia Signorile

CAPITOLO  SECONDO

GESU’ AMA

 

La Beata Alexandrina, come poche altre grandi sante mistiche, ha avuto la grazia di approfondire la conoscenza del Cuore di Gesù nel grado massimo consentito ad una creatura umana.

Possiamo dunque rivolgerci a lei, come a fonte ricca e sicura, perché ci dia aiuti anche  nell’accostarci alla fiamma di amore di quel Cuore  divino e nel lasciarci coinvolgere.

 

a) Amore di Gesù verso Alexandrina

1 -  “(...) In alcuni momenti ahimé, Gesù, mi sento sopra l’abisso. Non avendo nulla che mi sostenga, sto per cadere in esso.

E subito Tu vieni a liberarmi da tanto grande orrore, mi sostieni e me ne allontani.

Ed eccomi di nuovo fiduciosa solo nell’amore del tuo santissimo Cuore, a vivere di speranza: non cado, Gesù mi aiuta, mi sostiene.

E io, innamorata di Te, mi lancio tra le tue divine braccia e sento che Tu, con tutto l’amore, mi accogli e mi stringi”.

Con Gesù tutta l’amarezza è dolce, tutto il dolore diventa soave.

Ah, se tutti conoscessero l’amore di Gesù!

S (20-09-42)

 

2 -  “Figlia mia, come è grande l’amore di Gesù per te!

Gesù ha dato alla sua beniamina tutta la ricchezzaa del suo divin Cuore. Gesù ha dato all’innamorata folle dell’Eucaristia tutto il fuoco divino che lo arde.

Gesù è bello, ed in bellezza ha trasformato il cuore e l’anima della sua sposa”. S (06-02-43)

 

3 -  Gesù mi aspetta a braccia aperte per ricevermi; mi aspetta pieno di sorrisi e di amore. Vuole possedermi. Vuole incendiare la mia freddezza nella fornace del suo divino Cuore.

Ma ahi, quale vergogna, la mia! Cammino verso di Lui tanto timorosa. (...) S (26-07-45)

 

4 -  “Mi sento tanto bene, mio Gesù! Mi ha elevato a Te il tuo amore. Mi pare di essere  in una nube, mio Amato!”

“Sei nel mio divino Cuore. La nube che senti è la nube del mio amore divino.

E’ l’estasi che tengo per le anime”.  S (16-06-44)

 

5 - Sentivo il mio cuore ardere come da molto tempo non avevo sentito. Gesù mi disse:

“Questo fuoco che tu senti è il fuoco del mio amore, tutto l’amore del mio divin Cuore. Non è che tu debba sentirlo sempre: è la medicina divina, medicina che io do al tuo cuore e alla tua anima affinchè tu abbia forza e coraggio nel ricevere le spine e possa portare tanto pesante croce sulla cima del Calvario (...)”.   S (04-01-46)

 

6 -  “Vieni a riposare in me. Collocando le tue labbra nella piaga del mio divin Cuore, sazia la sete che hai del mio amore”.

Rimasi tra le braccia di Gesù con le labbra nel suo Cuore aperto che ardeva in fiamme di fuoco.

Fu in quel momento che mi scomparvero la tristezza ed il dolore del cuore: ardevo, ero tutta immersa  nell’amore divino di Gesù.

“Figlia mia, tu stai sempre immersa così nel mio amore; sono io che non te lo faccio sentire.

L’ora è grave, è di sofferenza. Offrimi il tuo dolore”.

 S (20-05-49)

 

7 - (finito di rivivere la Passione) Quando venne, mi tese le sue santissime braccia, mi prese sul suo grembo e, reclinandomi sul suo Cuore, mi disse:

“Figlia mia, mia cara figlia, ascolta l’invito di un Cuore che ti ama follemente e vuole che tu riposi in Lui: è il Cuore del tuo Sposo Gesù. Reclìnati su di Esso, ascolta i suoi palpiti d’amore e, a somiglianza del mio discepolo Giovanni, riposa, addormentati qui. Ricevi conforto e coraggio per la tua croce.

Confida: è di Gesù questo invito; questo Cuore palpita folle d’amore per te. Sperimenta le mie dolcezze e tenerezze ineffabili”.

In verità mi sentii addormentare in un mare di dolcezza e di pace. Oh, come ero felice! Non so quanto tempo indugiai lì.

S (01-07-49)

 

8 - Oh, felici i momenti dopo la comunione! Anche senza sentire fervore o amore ardente, la mia fede mi dice,e io credo: Gesù è la mia vita, Gesù è la forza nel mio soffrire.

Egli entrò nella mia abitazione morta ma, dopo alcuni momenti, io rivissi ed ebbi in me alcuni sprazzi di luce.

Gesù, reclinandomi sul suo divin Cuore, mi disse:

“Figlia mia, vieni a riposare dalla tua sofferenza, vieni a ricevere conforto, vieni a sperimentare le dolcezze, le tenerezze, l’amore del mio divin Cuore. Gesù è tutto tuo, si prende cura di te, vigila su te”.

Rimasi immersa nell’amore di Gesù. Era più che immenso, era infinito questo mare. Mi immergevo in esso, nuotavo in esso, mi sentivo in esso (nele me senti).

Per un buon intervallo di tempo dormii (...)

 S (01-09-51)

 

9 - Venne Gesù, rialzò da terra questo povero verme, fece luce, luce molto chiara e splendente, Mi mise sul suo grembo, mi reclinò sul suo Cuore e mi disse:

“Vieni, figlia mia, riàlzati, esci dalla morte, esci dalle tenebre, contempla la luce! Ne hai bisogno. Tu non sei verme: sei vittima della giustizia di mio Padre.

 Riposa qui, sposa molto amata. Ascolta le palpitazioni del mio divin Cuore: come batte, come palpita di amore per te!

Coraggio, coraggio! Sei vittima del mondo in vizi, del mondo in guerra mortale.

Come è misteriosa la tua vita! Alla vista di tali prodigi gli uomini si fermano, restano acciecati e pochi sono coloro che si lasciano vincere ed illuminare dalla luce. Come sono fortunati costoro!

Che grande gloria attende i grandi mistici che sostengono e portano a me le anime!

Coraggio, Coraggio!”  S (30-07-54)

 

10 - “Vieni, figlia mia, al mio Cuore di Sposo, al mio Cuore di padre. Riàlzati, coraggio, coraggio!

Vieni a questo Cuore che ti ama follemente e che tu ami follemente.

Vieni a questo Cuore che ti chiede: fa’, fa’ che io sia amato!

Parla del mio amore, distribuisci il mio amore.

S (03-06-55)

 

b) Amore di Gesù verso tutti

11 - Il Signore mi disse, dopo di avermi fatto sperimentare l’amore del suo divino Cuore:

“Amore, amore, il mio amore. Figlia mia, ho il mio divin Cuore aperto per ricevere tutti quelli che mi amano e tutti quelli che vanno lontani da me”.  L (12-09-41)

 

12 - “Gesù ha aperto i suoi cammini con tutto lo splendore.

(...) Miracolo, miracolo! (in questo mese sarà verificata , con 40 giorni di severa vigilanza in ospedale, la veridicità del digiuno totale, come abbiamo visto)

Gesù regna, Gesù trionfa. Quale dolcezza ha il Cuore tenerissimo di Gesù! Quale follia quella del suo amore!

Si condannano solo quelli che non vogliono salvarsi.

Ecco il richiamo di Gesù; e, per molti, l’ultimo!”

S (11-06-43)

 

13 - “Se tutti conoscessero l’amore del mio divin Cuore e le ansie che ho di salvarli tutti! Se tutti conoscessero il mio perdono, la mia misericordia, non mi offenderebbero; e, se mi offendessero, non dispererebbero .

Io sono padre, padre che perdona, padre che ama con tutto l’amore. Io sono padre, padre che ama ed ha compassione di tutte le miserie dei suoi figli”. S (04-02-44)

 

 14 - Vorrei dire, vorrei far vedere l’amore di Gesù per i suoi figli.(...) Gesù ha il suo divino Cuore in fiamme: arde, arde continuamente per noi.

Cosa è mai l’amore di Gesù, e cosa è mai l’ingratitudine delle anime!

Se io potessi aprire il mio Cuore e mostrare al mondo le tenerezze dell’amore divino! S (29-03-45)

 

15 - “L’amore mi legò alla croce. Ora mi tiene legato ai tabernacoli fino alla fine dei secoli.

E tu, mia colomba bella, fosti pure legata: ti legò l’amore al mio divin Cuore, ti legò l’amore alle anime.

Lasciati ferire, mia amata: ad ogni spina che ti ferisce, ne esce una dal mio santo Capo  e dal mio divin Cuore. Tu vedi come ne ho tante!” S (18-05-45)

 

16 - Un Cuore di lacrime si è collocato nel mio. Queste lacrime sono versate sull’umanità intera: la coprono.

Sono lacrime di dolore perché è disprezzato l’Amore. Sono lacrime di agonia perché è disprezzato questo Cuore colmo di ricchezze.

Questo Cuore sta con una piaga profonda tanto aperta per ricevere tutti.

Richiama alla mente l’uccellino con le ali aperte per proteggere i suoi figliolini. S (07-06-45)

 

17 - “Guai al mondo, se non si converte! (...) L’odio, la vendetta, la superbia, l’ambizione  perdurano ancora nei cuori degli uomini. Pensano a nuove lotte e si preparano (siamo nel giugno 46, è da poco finita la 2ª guerra mondiale...).

Io vorrei prostrarmi davanti ad ogni uomo per chiedergli di non offendermi. Io vorrei prostrarmi davanti a colui che rappresenta il padre dell’umanità  (il Papa)  e che ha su di essa tutto il potere e chiedergli di ordinare che si faccia orazione, penitenza, che si ripari il mio divin Cuore e quello di mia Madre benedetta, affinchè il mondo possa essere salvo.

Chiedi tu, sposa diletta, chiedi tu in nome di Gesù (siamo nel giugno 46; sono già numerose le persone che vanno a lei per aiuti, consigli, richieste di grazie).

 S (14-06-46)

 

18 -  Io vado, o meglio,  sento che Qualcuno va incontro a tutti quegli assassini che popolano il mondo intero.

Con quale tenerezza, con quale amore chiede loro di non ferirlo! Con quale bontà tende loro le braccia per abbracciare tutti, per collocare tutti nel suo grembo come mansueti agnelli! Con quale bontà apre loro il Cuore invitandoli ad entrare in esso, affinchè vivano lì e lì muoiano!

Finge di non sapere che essi lo vogliono uccidere!

Ah, se io possedessi questa bontà, questo amore! Ah, se io mi comportassi così verso coloro che mi feriscono!

O mio Dio, se io sapessi esprimere questa bontà!

Sii Tu benedetto!  S (07-03-47)

 

Gesù insegue il peccatore che lo respinge

19 - La mia anima Lo vede con il Cuore aperto, con le sue divine mani ai lati dell’apertura per meglio mostrare la piaga del suo divino Cuore profondamente aperta e sanguinante.

Gesù addita il suo divin Cuore; con i suoi sguardi teneri ed affettuosi, pieni d’amore, invita il mio cuore ad entrare. Egli mi vuole interamente; dimentica il mio passato.

 Quale invito tanto commovente! Mi addolora tanto il cuore.

Gesù in piedi, sempre a chiedermi con dolcezza di entrare in Lui.

Io mi faccio sorda  (in quanto vittima, vive in certi momenti lo stato del peccatore), distolgo da Lui i miei occhi, non faccio il più piccolo sforzo per gettare fuori il demonio. E questi non trema nemmeno: nel suo grande orgoglio è tranquillo.

Che scena dolorosa! Il demonio dentro e Gesù fuori! L’amore che sta di fronte all’iniquità! E io preferisco il demonio a Gesù! Quale orrore, quale orrore di morte! S (23-05-47)

 

20  - Mi pare di mostrare al mondo le mie piaghe (Alexandrina impersona Gesù) aperte, il Cuore tutto sanguinante, il capo cinto di spine e dirgli:

“Vedi come io ti amo, vedi come soffro per te! Vieni: il mio Cuore vuole riceverti”.

Ma il mondo è cieco, non vede le mie ferite; è sordo, non ode la mia voce. E schiaccia, e pesta il mio povero Cuore senza compassione né pietà.

Il Cuore è sanguinante, è un cencio per l’umanità intera, è la polvere, è il fango che essa calpesta.

E’ il mondo che mi ferisce; è lui la causa del mio dolore.

Ma vi è in me un amore che  ama e dimentica, un Cuore che va alla ricerca con desiderio ansioso. un Cuore che è folle d’amore, che vuol dare la vita a tutta l’umanità che è morta.

Che grande agonia, quella della mia anima! Quanto è doloroso il mio soffrire!

In tutto io vedo la croce, ma la vedo con il Cuore sempre ardente. sempre in ansie d’amore (...)

 S (22-08-47)

 

21 - (...) Ero separata da Dio (rivive lo stato del peccatore). Mi pareva di odiare Lui e la sua legge. In questa separazione passai una lunga vita

Quanto più fuggivo via da Gesù, tanto più la mia anima vedeva il suo divin Cuore seguirmi e comprendeva meglio l’amore con cui Egli mi amava; quanto più mi assentavo, tanto più Egli correva a me per attirarmi a Sé, e più io lo facevo soffrire (...). S (02-02-51)

 

22 - Senza saper come, volevo il mondo e non tolleravo il mondo. Lo volevo, e non ero io a volerlo (rivive i sentimenti di Gesù). Lo volevo e sentivo che era Gesù a volerlo con tutto il suo divin Cuore, che era Lui ad amarlo infinitamente ed allo stesso tempo era sazio di lui e non lo sopportava davanti al suo Volto e ai suoi divini sguardi (...)

Se io sapessi parlare, solo su questo argomento parlerei tanto da dirne fino all’infinito.

“Parla, Gesù; parla, Mammina, per me!” S (31-03-50)

 

23 - “ Figlia mia, figlia mia, da’ ascolto alla richiesta di un padre che ama i suoi figli con un amore ineguagliabile, con un amore infinito! Figlia mia, figlia mia, dà ascolto alla richiesta del Cuore di questo padre, che non resiste al dolore di vedere che i suoi figli si perdono! Amami, figlia mia, amami e fa’ che io sia amato.

Io voglio essere amato e voglio riparazione, la maggior riparazione: voglio una crociata di cuori;  voglio penitenza, la più grande penitenza. Vi siano anime, molte anime che si mortificano, che si sacrificano in spirito di riparazione per il mio divin Cuore.

Io voglio offrire al mio Eterno Padre la più alta riparazione, che è riparazione urgente. Il mondo, il mondo, i peccatori!

Soccorrili, soccorrili! Offrimi il tuo dolore, offrimi il tuo dolore, la tua continua crocifissione.

(...) Guarda come il mio divin Cuore arde d’amore!

E, pur amando così, è tanto ferito da tanti crimini ed iniquità!” S (03-06-49)

 

I pezzi che seguono sono tratti da estasi a carattere pubblico.  Gesù si rivolge direttamente ai presenti. Il tono è solenne ed accorato.

24 - “Udite, figli miei, udite il grido del Cuore divino che vi ama! Sono assetato d’amore e non posso essere amato, essendo offeso come  sono. Udite, figli miei, udite e state attenti: voglio amore, voglio amore, voglio emenda di vita!” S (03-11-50)

 

25 - “C’è qui Gesù, il mendìco, il questuante dell’amore; c’è qui Gesù, il questuante, il mendìco del dolore, di quel dolore che ripara, di quel dolore che dà la vita alle anime. Esso ripara il Cuore divino di Gesù, dà la vita di grazia alle anime che costarono il suo divino sangue.

Guardate, guardate bene chi è il questuante, chi è il mendìco: è Gesù, è Gesù ansioso di darsi, di darsi tutto con tutte le ricchezze del suo divin Cuore. E’ ansioso di possedere interamente i cuori dell’umanità intera.

Guardate e ponderate come è grande, infinitamente grande l’amore misericordiosissimo di Gesù.

Guardate: Gesù scende dal Cielo alla Terra, viene al cuore della sua sposa e vittima per chiedere, chiedere incessantemente: Gesù chiede amore e chiede riparazione. (...)” S (22-02-52)

 

26 - “Venite a me, venite a me senza timore: voglio abbracciare tutti i peccatori, voglio perdonare tutti i loro peccati.

Venite a me, venite a me: sto a braccia aperte, voglio abbracciarvi!”

“O Gesù, o Gesù, come è bello l’atteggiamento che vedo in Te! Sento, vedo, comprendo bene che le tue santissime braccia potrebbero abbracciare l’umanità intera.Oh, come io sento la tenerezza e l’amore del tuo divin Cuore!

Oh, potessi io, Gesù, potessi io fare un fascio di tutti i cuori, metterlo tra le tue santissime braccia, molto unito al tuo santissimo Cuore!

O Gesù, fa’ che tutte le  anime comprendano il tuo amore e quelle ansie, quelle ansie infinite di abbracciare tutti, di stringere tutti al tuo Cuore divino!”

“Figlia mia, mia figlia diletta, è grande la mia pena, è infinito il mio dolore: do alle anime, do al mondo tutte le prove d’amore, mostro chiaramente la mia

 misericordia infinita e quanto voglio perdonarle.

Il mondo mi odia, i cuori si dimenticano di me, non accettano le mie manifestazioni d’amore, non vogliono vivere per me, non vogliono comprendere quanto il mio Cuore sanguina.

 E’ grande la mia tristezza, è infinito il mio dolore.

Io sono venuto al mondo a mostrare e a predicare la carità.

 Sono il Signore, sono Gesù, sono infallibile.

Se così non fosse, non userei ora la mia carità, quella carità che voglio e desidero ardentemente che sia praticata. (...)” S (13-06-52)

 

Alexandrina sente e medita.

27 - Tutta la Terra si è oscurata (se eclipsou): le dense tenebre sono le più spaventose.

Pare che la giustizia del Cielo faccia tremare tutta la Terra. (...)

E’ tale la crudeltà del mondo contro Gesù, la montagna di vizi è tale che raggiunge il Cielo, andando a ferire il Cuore divino di Gesù. (...)

Quale contrasto, che grande differenza tra la Terra e il Cielo!

La Terra si rivolta contro il suo Dio, e Gesù vuole darsi, vuol perdonare; ama follemente e infinitamente.

 Io sento le sue ansie d’amore, sento che Egli vuole possedermi e chiudermi nel suo Cuore. E sento come se in me ci fosse il mondo, e Gesù, possedendo e chiudendo me in Sé, possedesse e chiudesse in Sé tutta l’umanità.

La mia ignoranza non mi lascia esprimere questi ansiosi sentimenti.

Se la Mammina e gli angeli parlassero per me, certamente Gesù sarebbe più glorificato, più conosciuto e amato e le anime avrebbero per questo più profitto.

Io vorrei solo che tutti comprendessero quanto Gesù ci ama, quanto Egli merita il nostro amore, e tutto quanto dobbiamo fare e soffrire perché Egli non venga offeso. (...) S (08-08-52)

 

Tre settimane dopo, nel sentirsi immedesimata, identificata con Gesù in croce, dice:

28 - Sentii un impulso tale che mi parve staccare le braccia dalla croce per benedire tutta l’umanità.

E il cuore si aprì in un abisso infinito di amore e di perdono. S (29-08-52)

   

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