Alexandrina de Balasar

SÍTIO OFICIAL - OFFICIAL SITE - SITE OFFICIEL - SITE UFFICIALE - OFFIZIELLER SITE

2

SI OFFRE  VITTIMA
INFOCATI SLANCI D’AMORE

Nel dolore e nella solitudine della sua cameretta, che diventa suo carcere a vita, si intensifica il suo amore a Gesù Eucaristico. Contemplando il tabernacolo, esclama:

“O mio Gesù, Tu sei carcerato e io pure. Siamo entrambi carcerati: Tu carcerato per mio bene e io carcerata nelle tue mani. Tu sei Re e Signore di tutto; io un verme della terra.(si noti la grande umiltà, dopo aver fatto un accostamento che le pare troppo ardito).

Ti ho abbandonato pensando solo alle cose di questo mondo, che sono la perdizione delle anime.

Ora, pentita, con tutto il mio cuore voglio solo ciò che Tu vorrai e soffrire tutto con rassegnazione”.(A, p 17).

Comincia dunque a sentire sempre più forte il desiderio di pensare solo a Gesù: vuole amarlo con un amore totale, esclusivo, rinunciando al proprio “io”.

Sente quindi crescere il desiderio di rendersi sempre più simile al suo Gesù, di immolarsi come Lui, di diventare vittima per la redenzione.

Senza sapere come, mi sono offerta quale vittima al Signore. Già da molto tempo chiedevo l’amore alla sofferenza (che è proprio delle anime-vittime). Il Signore mi concesse tanto questa grazia, tanto che oggi non scambierei il dolore con tutto quanto vi è nel mondo.(...)

La consolazione di Gesù e la salvezza delle anime era ciò che più mi preoccupava. (A, p p 17-18)

In questo periodo ogni mattina nelle sue preghiere dice, tra l’altro:

“Gesù, mi unisco spiritualmente a tutte le sante Messe che giorno e notte si celebrano sulla Terra. Immolami ogni momento con Te sull’altare del Sacrificio; offrimi con Te all’Eterno Padre, secondo le stesse intenzioni per le quali Tu stesso ti offri”.(A, p 19)

E, come sempre, ricorre alla cara Mammina.

Dopo aver ripetuto la sua consacrazione a Lei e a Gesù, Le dice:

“Chiudimi per sempre nel suo divino Cuore e digli che lo aiuterai a crocifiggermi fino a che nel mio corpo e nella mia anima non rimanga più nulla da crocifiggere. (Sarà esaudita in modo atrocemente totale!). (...)

Trasformami tutta in amore, consumami tutta nelle fiamme d’amore a Gesù” (...)  (A,  p 19) 

 

In tale fervore incandescente zampilla il seguente cantico di offerta ai tabernacoli.

“O mio Gesù, io voglio che ogni dolore che sento, ogni palpito del mio cuore, ogni mio respiro, ogni secondo che passerò,

siano atti d’amore ai tuoi tabernacoli.

Voglio che ogni movimento dei miei piedi, delle mie mani, delle mie labbra, della mia lingua, ogni aprirsi e chiudersi dei miei occhi, ogni lacrima, ogni sorriso, ogni gioia, ogni tristezza, ogni tribolazione, ogni svago, dispiacere, contrarietà,

siano atti d’amore ai tuoi tabernacoli.

Voglio che ogni lettera alfabetica delle preghiere che io reciti o oda recitare, ogni parola che io pronunci o oda pronunciare, che io legga o oda leggere, che io scriva o veda scrivere, che io canti o oda cantare,

siano atti d’amore ai tuoi tabernacoli.

Voglio che ogni bacio che ti do sulle tue sante immagini, su quelle della tua e mia cara Mammina, dei tuoi santi e sante,

siano atti d’amore ai tuoi tabernacoli.

O Gesù, voglio che ogni goccia di pioggia che cade dal cielo sulla terra, che tutta l’acqua che il mondo contiene, offerta a gocce, che tutta l’arena del mare e tutto quanto il mare contiene,

siano atti d’amore ai tuoi tabernacoli.

Ti offro le foglie degli alberi, tutti i frutti che possono avere, i fiori offerti petalo per petalo, tutti i granelli di semente di cereali che possono esservi nel mondo e tutto quanto contengono i giardini, i campi, i prati e i monti; offro tutto

come atti d’amore ai tuoi tabernacoli.

O Gesù, ti offro le penne degli uccelli, il loro gorgheggio, i peli e le voci di tutti gli animali,

   come atti d’amore ai tuoi tabernacoli.

O Gesù, ti offro il giorno e la notte, il caldo e il freddo, il vento e la neve, la luna e il suo chiarore, il sole, l'oscurità, le stelle del firmamento, il mio dormire, il mio sognare,

come atti d’amore ai tuoi tabernacoli.

O Gesù, ti offro tutto quanto il mondo rinserra, tutte le grandezze, le ricchezze e i tesori del mondo, tutto quanto avviene in me, tutto quanto sono solita offrirti, tutto quanto si possa immaginare,

come atti d’amore ai tuoi tabernacoli.

O Gesù, accetta il cielo e la terra, il mare, tutto quanto vi è contenuto, come se questo “tutto” fosse mio e io di tutto potessi disporre e tutto offrirti

come atti d’amore ai tuoi tabernacoli.
( A, p 21)

Ecco, dal cuore di Alexandrina, altre scintille d’amore.

“O mio Gesù, se io mi distraessi o dormissi e venissero su di Te i crimini del mondo, richiamami mediante una grande afflizione o forti dolori perché io venga in tua difesa, per non lasciare avvicinare alle tue prigioni d’amore i peccati del mondo”.L (7-1-36)

Io mi sentivo tanto vivamente nei tabernacoli! Il mio cuore volava presso Gesù; svolazzava sopra il tabernacolo e con le ali batteva alla porticina. L (29-4-39)

Non possono mancare invocazioni d’aiuto alla Mammina:

“O Mammina, vieni con me ai tabernacoli, a tutti i tabernacoli del mondo, in ogni parte e luogo dove Gesù abita sacramentato. (...) Mammina, voglio andare da un tabernacolo all’altro a chiedere grazie a Gesù, come l’ape di fiore in fiore a succhiargli il nettare (...)  (A, p 20)

Passai sveglia molte ore della notte, in una unione continua con Gesù.

Le sue prigioni d’amore sono le mie prigioni: sono sempre consumata dalle ansie d’amarlo.

Tutto in silenzio, e io con Lui.  S (14-11-44)

Alexandrina non dimentica mai i fratelli.

La mia testa, il mio corpo, la mia veste erano inzuppati di sudore (dopo una lotta col demonio).Il mio cuore , senza vita e senza poter resistere al dolore per il peccato, disse a Gesù:

“Accetta tutte le gocce di questo sudore come atti d’amore ai tuoi tabernacoli. E siano esse, una per una, lacci che legano le anime al tuo divino Cuore, strappandole dagli artigli di Satana”.  S (17-1-47).

“O Gesù, Gesù. mio Amore!(...) Gesù, bruciami! Consumami; fa’ che io sparisca in Te!

Fa’, fa’, Signore, che tutte le anime si accostino al tabernacolo e vivano sempre e solo del tabernacolo!” S (11-9-53)

Para qualquer sugestão ou pedido de informações, pressione aqui :