Numa "conversa" entre Alexandrina e
Jesus, sobre a sua própria morte, a nossa querida Beata disse a Jesus desejar
morrer, se possível, num dia consagrado à Eucaristia, mas igualmente consagrado
à Mãezinha.
Jesus que tanto a amava, não deixou
de lhe conceder essa graça.
Efectivamente, o dia 13 de outubro de
1955 foi uma Quinta-feira e também, como é sabido, a data aniversário da última
aparição da Virgem Maria em Fátima.
Com o Professor Chiaffredo
Siugnorille passou-se quase a mesma coisa, com uma pequena diferença : foi
provavelmente a Beata Alexandrina a intervir para que este fosse para o Céu na
data aniversário da sua própria morte, talvez, ou mesmo certamente, para o
presentear por tanto trabalho feito para a tornar conhecida, não só em Itália,
mas no mundo inteiro.
DALL’ITALIA : 13 OTTOBRE 1999 -13 ottobre 2005
Anniversario della
nascita al Cielo del Prof. Chiaffredo Signorile, che con la moglie Prof. Eugenia
sono stati i principali collaboratori di don Umberto Pasquale per preparare la
causa di beatificazione e per diffondere in Italia la conoscenza della vita
starordinaria della Beata Alexandrina.
6 ANNI FA
ALEXANDRINA E’ VENUTA A PRENDERE UN SUO GRANDE AMICO CHE LE HA VOLUTO MOLTO
BENE IL Prof. Chiaffredo Signorile
Si
era spento il 13 ottobre di 6 anni fa, il Prof. Chiaffredo Signorile, nella sua
bella casa di Milano, assistito dalla moglie Eugenia che gli era sempre stata
accanto nella lunga malattia.
Il dolore per la sua
perdita fu grande, ma la gioia che ciò fosse avvenuto nello stesso giorno in cui
ricorreva il 44 anniversario della morte di Alexandrina è stata ancora più
grande dolore. Per la Sig. Eugenia fu una grande consolazione ed anche per tutti
gli amici.
I coniugi Eugenia e
Chiaffredo Signorile sono stati i fedeli sostenitori del sacerdote Salesiano don
Umberto Pasquale per la causa di beatificazione di Alexandrina ed hanno
ubblicato diversi libri in Italia contribuendo così a mantenere vivo e a
diffondere il messaggio di Alexandrina.
Entrambi Cooperatori
salesiani presso il Centro di Bonvesin de la Riva di Milano, il Sig. Chiaffredo
era stato un ex allievo della Casa madre dei Salesiani a Torino. Ho chiesto
alla Sig.a Eugenia, che continua instancabilmente ed appassionatamente a
lavorare per la causa di Alexandrina, attraverso le numerose pubblicazioni sulla
beata, di raccontarci lei stessa la storia di questo incontro così profondo e
determinante, con Chiaffredo e con Alexandrina incontro che era senz’altro
scritto nei progetti di Dio.
Ecco il suo racconto
:
“Chiaffredo si era
laureato in Fisica all’Università di Torino, insegnò nelle scuole medie di
Fossano, nei licei di Cuneo ed infine al liceo classico Beccaria di Milano. Ai
suoi alunni trasmise tutta l’attenzione e l’amore per i giovani che aveva
ricevuto dai Salesiani.
Chiaffredo ed io ci
conoscemmo a Milano al Beccaria, dove anch’io insegnavo e ci sposammo nel
1960, e nel 1964 avvenne la svolta della nostra vita.
Chiaffredo lesse sul
“Bollettino Salesiano” la segnalazione di un libro di don Umberto
Pasquale Alexandrina..
Rimanemmo colpiti
dalla straordinaria esperienza d’amore per Gesù e per il prossimo della
cooperatrice portoghese, e nell’agosto del 1964 ci recammo a Balasar: pregammo
sulla tomba, visitammo la casetta dove visse Alexandrina, vi trovammo la sorella
Deolinda, che ci colpì per la sua bellezza spirituale e la sua umiltà. Ne
restammo totalmente conquistati.
Ritornammo a Balasar
l’anno successivo e questa volta incontrammo don Umberto Pasquale, che stava
lavorando per preparare il processo diocesano di beatificazione.
Avvenne tra di noi un
incontro profondo e significativo, e don Umberto ci chiese se volevamo
collaborare nell’opera di diffusione dei messaggi di Alexandrina.
Con grande passione
ci mettemmo a studiare il portoghese e negli anni successivi incominciammo a
tradurre in italiano vari scritti della venerabile. Uniti nella comune passione
per la “Crocifissa di Balasar” ci buttammo “anima e corpo” in questa impresa.
Insieme studiavano,
insieme sceglievano, correggevano le bozze…Mettemmo tutte le nostre capacità ed
energie, comprese quelle economiche, in quella fornace che ci infiammò sempre
più.
Nel 1976, quando
entrambi andammo in pensione potemmo finalmente dedicarci alla causa di
Alexandrina.
Nel 1989 Chiaffredo
presentò i primi segni del morbo di Alzheimer che lentamente ed inesorabilmente
progredì nello spazio di 10 anni. La malattia non distrusse la presenza del
divino, dell’uomo interiore rinato nello Spirito di Cristo, che a sprazzi, come
una luce irrompeva nel buio della malattia.
Fino alla fine sentì
l’amore intenso per Alexandrina e in una fase avanzata della malattia quando già
si esprimeva stentatamente, disse, contemplandola in una foto:
“Come è buona! E ci
vuol bene. Ma anche noi vogliamo bene a lei!” “
La vita di Chiaffredo
si è conclusa nel segno di questo amore che ha ricevuto un suggello anche dal
Cielo: si è spento infatti il 13 ottobre 1999, nello stesso giorno in cui
Alexandrina 44 anni prima aveva raggiunto per sempre il suo Redentore in Cielo.
Maria Rita
Scrimieri
Cooperatrice
Salesiana Milano
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