
« ALEXANDRINA,
VOGLIO IMPARARE DA TE! »
(12)

Gesù
dice:
“Lontani dal Cielo, lontani
da Gesù sono tutti coloro che sono lontani dal tabernacolo.
Io voglio anime, molte anime
veramente eucaristiche.
Il tabernacolo, il
tabernacolo, oh, se fosse ben compreso il tabernacolo!
Il tabernacolo è la vita, è
l’amore, è la gioia , è la pace.
Il tabernacolo è luogo di
dolore, di offese, e di sofferenza:
il tabernacolo è
disprezzato.
Il Gesù del tabernacolo non
è compreso! S (11-09-53)
Lo udii dirmi : “Figlia mia,
figlia mia, luce e stella eucaristica,(...) ti ho scelta come vittima perché tu
continuassi la mia opera di redenzione.
Ho posto nel tuo cuore
l’amore, l’amore folle per l’Eucaristia.
E’ grazie a te, è alla luce
di questo fuoco che tu hai lasciato accendere che molte anime, guidate da questa
stella scelta da me, trasportate dal tuo esempio, si trasformeranno in anime
ardenti, in anime veramente eucaristiche.
Povero mondo, senza
l’Eucaristia! Povero mondo, senza le mie vittime, senza ostie immolate con me
continuamente!
Io voglio, figlia mia, dì
che io voglio un mondo nuovo, di purezza, un mondo tutto eucaristico” S
(05-01-52)
Non tralasciavo in nessun
giorno di dire la preghiera al Santissimo Sacramento, meditata, sia in chiesa,
sia in casa o persino per la strada, facendo sempre la Comunione spirituale
così:
“O mio Gesù, vieni al mio
povero cuore! Uniscimi a Te! (...) Non voglio altro bene se non Te.
Ti rendo grazie, Eterno
Padre, per avermi lasciato Gesù nel Santissimo Sacramento. Ti rendo grazie, mio
Gesù, ed alla fine Ti chiedo la tua santa benedizione.
Sia lodato ad ogni momento
il Santissimo e divinissimo Sacramento!”A(p.8)
Sto sempre a fargli
compagnia e Lo ricevo spiritualmente dozzine e dozzine di volte; nel passare
delle ore , quante volte Lo ricevo!
La mia follia d’amore è
l’Eucaristia. L (01.10.40)
“Mio caro Gesù, io mi unisco
in ispirito in questo istante e da questo istante per sempre, a tutte le sante
Ostie della Terra , in ogni luogo dove abiti sacramentato.
Voglio passare lì tutti i
momenti della mia vita, continuamente, di giorno e di notte,allegra o triste,
sola o accompagnata, sempre a consolarti , ad adorarti, ad amarti , a lodarti e
a glorificarti”. A (p.30)
Gesù le dice.
“Dì alle anime che mi amano,
che nei loro lavori vivano unite a me.
E, quando sono sole nelle
loro stanze, molte volte, sia di giorno che di notte, si inginocchino ( anche
solo spiritualmente) col capo chino dicendo:
« Gesù, io Ti adoro in
tutti i luoghi dove abiti sacramentato; Ti faccio compagnia per coloro che Ti
disprezzano; Ti amo per coloro che non Ti amano; Ti do sollievo per coloro che
Ti offendono. Vieni al mio cuore! »
Questi momenti saranno per
me di grande gioia e consolazione:
Quali crimini si commettono
contro di me nell’Eucaristia!” S (02-10-48)
Molte volte
Alexandrina ha la grazia di un sacerdote che le celebra la S. Messa in camera.
Cominciò la S.Messa. Ebbi la
forza per resistere tutto il tempo senza stare a letto . Mi pareva di stare
tutta immersa in Gesù e contemplavo con gioia le sacre Ostie che stavano
sull’altare. Che contentezza: una di esse sarebbe stata alimento della mia
anima! L (30-05-41)
Che grande grazia! Egli
scendere dal Cielo sulla Terra per mio amore!
Nel momento di riceverlo,
sentii impulsi di lanciarmi verso la sacra Ostia, abbracciarla, divorarla. L
(31-10-41)
Nella celebrazione del santo
Sacrificio della Messa la mia anima sperimentava pace, soavità, dolcezza.
Mi offrivo a Gesù , tramite
le mani della Mamma, per essere immolata con Lui. L (30-10-40)
Alla elevazione sentii
impulsi di alzarmi e volare a Gesù-Ostia.
Mi vinsi e aspettai il
momento in cui Egli sarebbe venuto a me.(...) L (30-10-40)
Questa mattina, quando mi
preparavo per ricevere il mio Gesù, sentivo nella mia anima un vuoto tanto
grande che neppure il mondo intero sarebbe stato capace di riempire e saziare.
Avevo fame: volevo riempirmi.
Ma la mia fame non era del
pane né delle cose della Terra: il cuore aveva aneliti e sospiri per Gesù. S
(07-02-48)
Questa mattina avevo appena
fatta la mia preparazione per ricevere Gesù, quando giunse il mio parroco.
Collocato il Sospirato della
mia anima sul tavolino e accese le candele, mi disse: “ C’è qui il Signore a
farti un po’ di compagnia. Verrà qui il signor p.Umberto a dartelo. (aveva
urgenza di partire)
Appena il signor parroco se
ne fu andato, ujna forza venuta da non so dove mi obbligò ad alzarmi (era
paralizzata, ma, quando riviveva la Passione con una mimica espressiva,
scendeva dal letto e riusciva a fare i vari movimenti. Però, dal 42 riviveva la
Passione in forma tuitta intima, dolorosissima, ma senza alzarsi dal letto.
Siamo nel 44.)
Mi inginocchiai davanti a
Gesù, mi chinai verso di Lui: il mio viso ed il mio cuore non erano mai stati
tanto vicini a Lui.
Che felicità, la mia! Godere
tanto da vicino l’oggetto della mia follia d’amore!
Gli confidai molte cose mie,
di tutti i miei cari, e del mondo intero.
Mi sentivo ardere in quelle
fiamme divine.
Anche Gesù mi parlò:
“Ama, ama, ama, figlia mia!
Non avere altra preoccupazione che quella di amarmi e di darmi anime.
Dove c’è Dio c’è tutto:
vittoria, trionfo”.
Chiesi agli angeli di venire
a lodare Gesù cantando con me, e cantai sempre fino a che fui obbligata dal
signor p:Umberto a tornare nel mio letto.
Presa dall’amore divino e
infiammata in esso, feci la S. Comunione. S (12-10-44)



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